fonte: l'Unità.
Elisabetta Vivaldi già assistente dell'eurodeputato ungherese Rom Viktoria Mohacsi, ricercatrice e attivista della cultura e della storia del popolo Rom, in una lettera inviata al sito del gruppo EveryOne scrive preoccupata: «Ho sentito la mia amica sul campo, è disperata perchè se non esce per andare a Torre del Greco presso la chiesa dove è sempre andata, non mangia, né lei né i suoi figli, che tra l'altro vanno a scuola. Le ho detto di stare attenta, ho paura che le facciano qualcosa e la lincino, o come mi ha detto, tutti sono in allarme perchè temono un'incursione e che anche a loro venga fatta la guerra con le molotov e con le mazze»
Roberto Malini del gruppo EveryOne, ci racconta di aver parlato con un testimone il quale ha visto, sempre a Napoli, un gruppo di uomini afferrare un bambino Rom romeno di circa sei anni, percuoterlo, coprirlo di insulti, denudarlo e lavarlo - come un animale - sotto il getto di una fontana pubblica. Altra storia inquietante è quella di Rebecca Covaciu, la ragazzina Rom romena di 12 anni, premiata il 6 maggio scorso a Genova con il Trofeo Unicef per meriti artistici nell'ambito del Festival Interculturale Caffè Shakerato, attualmente ospitata presso la ex scuola "Grazia Deledda" di Napoli. Roberto Malini in contatto con il padre Stelian Covaciu, pastore della chiesa pentecostale, racconta la telefonata avuta ieri: «Non vengono a prenderci e a bruciarci vivi solo perché c'è la protezione civile, ma non possiamo uscire dalla scuola e non abbiamo nulla da mangiare. Non puoi immaginarti quanta violenza c'è attorno a noi. mia figlia e gli altri bambini piangono terrorizzati e nessuno ci aiuta».
La cosa più divertente è pensare che questa gente è la stessa che va a messa ogni domenica. E poi durante la settimana si dedica al linciaggio dei bambini...
Capisco che per alcuni la vicinanza a campi nomadi può diventare poco sopportabile, ma da qui a linciare persone a caso ne passa.
Naturalmente è complice la campagna televisiva martellante di questi ultimi mesi per favorire la vittoria della destra alle elezioni. Insomma non è tutta farina del sacco degli italiani (ignoranti) che si bevono qualunque stronzata televisiva e/o cartacea. La gente è stata incattivita come un cane prima di un combattimento.
Ad esempio il giornalista Matteo Salvini dice: "I topi sono più facili da debellare degli zingari". Come nella vecchia propaganda antisemita. Nelle parole, ancora peggio: lì gli ebrei erano descritti come topi, qui gli "zingari" stanno ad un rango ancora inferiore. Ah... se solo le persone quando studiano la storia riuscissero anche a capirla...
Ricordiamo che la destra che ci offre sicurezza ha governato dal 2001 fino ad ora con la sola interruzione di un anno e mezzo. Ora: gli basterà aver vinto le elezioni per finirla di martellare la gente con l'istigazione all'odio? Probabilmente sì... qualcosa mi dice che fra qualche tempo l'italia tornerà ad essere (per l'informazione televisiva) uno tra i paesi più sicuri del mondo, come lo è realmente... però solo se governa re Silvio.
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3 comments:
Perché c'è davvero qualcuno che studia la storia? C'è qualcuno che ascolta con interesse i racconti degli anziani che hanno vissuto gli anni del fascismo e del nazismo e che purtroppo negli anni si stanno estinguendo? La gente ha memoria? La massa davvero crede che certi eventi del passato universalmente condannati non si possano mai più ripetere? E quanti sono consapevoli che certi orrori magari sono accaduti pochi anni orsono a pochi chilometri da noi, in terre magari separate dalle nostre solo da un lembo di mare? ma si sa, lontano dagli occhi, lontano dal cuore...
Non dimentichiamo che, tra l'altro, c'è stato "qualcuno" che due governi fà ha cercato di mettere becco su quali libri di storia si dovessere utilizzare nelle scuole...
Il fatto è che si ritiene che quanto sia successo nel periodo fascista a livello di persecuzioni razziali sia stata una scelta esclusivamente dei governi, subita dai popoli.
Non si capisce che anche li sono avvenuti martellamenti della propaganda per inculcare alla genta che queste "categorie" di persone erano la feccia della società e la causa di tutti i loro mali. E che le popolazioni hanno avuto un ruolo "attivo" nelle politiche razziste... come avviene oggi.
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