A cura di >> Marco Travaglio
Friday, June 27, 2008
E ci rompono ancora le palle con il nucleare... II
Jeremy Rifkin ci spiega perché i nostri politici dicono solo minchiate:
>> Terza Rivoluzione Industriale
>> Terza Rivoluzione Industriale
Friday, June 20, 2008
Pure la tessera del pane...!!!!
http://www.prcvibonati.org/2008/06/19/la-tessera-alimentare-da-economia-di-guerra/
IL GOVERNO BERLUSCONI HA ANNUNCIATO L’INTRODUZIONE DELLA “SOCIAL CARD”, CIOE’ UNA CARTA PREPAGATA DEL VALORE DI CIRCA 400 EURO DA DESTINARE ALLE FASCE SOCIALI DEBOLI PER EFFETTUARE ACQUISTI DI GENERI ALIMENTARI, LA SIMILITUDINE CON LA TESSERA ANNONARIA DISTRIBUITA AI CITTADINI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE E’ A DIR POCO IMPRESSIONANTE. INFATTI E’ POSSIBILE RISCONTRARE DELLE SIMILITUDINI INQUIETANTI CON QUEL DOLOROSO PERIODO DELLA STORIA D’ITALIA, COME LA SPECULAZIONE SUL PREZZO DEI GENERI ALIMENTARI, LA PROGRESSIVA CARENZA DI MATERIE PRIME QUALI I CEREALI DA POTER TRASFORMARE IN PANE E PASTA, IL RIALZO SPROPOSITATO DEL PREZZO DEL PETROLIO, LE FILE SEMPRE PIU’ LUNGHE DI VARIA UMANITA’ DAVANTI ALLE PORTE DELLE MENSE CARITATEVOLI, INSOMMA UNA SITUAZIONE DA ECONOMIA DI GUERRA. E’ LECITO CHIEDERSI SE TALE SITUAZIONE NON SIA IL RISULTATO DELLA SPIETATA GUERRA DEL MERCATO GLOBALE CHE VEDE ORMAI SULLA SCENA NUOVI PROTAGONISTI QUALI LA CINA E L’INDIA, CONTINUAMENTE ALLA CACCIA DI FONTI DI ENERGIA, CIOE’ DI PETROLIO, PER AUMENTARE E RILANCIARE IL TASSO DI SVILUPPO ECONOMICO IN CORSO. PERTANTO LO SCONTRO TRA NUOVI E VECCHI “COMPETITORS” E’ QUINDI INEVITABILE E LE CONSEGUENZE DEL CONFLITTO TRA GIGANTI LE PAGANO I POVERI ED INDIFESI LAVORATORI E PENSIONATI ITALIANI, MA IL GOVERNO BERLUSCONI HA RISOLTO IL PROBLEMA DELL’INSUFFICIENZA DEL POTERE DI ACQUISTO DI SALARI E PENSIONI CON LA “SOCIAL CARD” CHE TRADOTTO VUOL DIRE: NESSUN AUMENTO DELLE PENSIONI NEANCHE DI QUELLE AL MINIMO, BLOCCO DEL RINNOVO DEI CONTRATTI PER IL PUBBLICO IMPIEGO E DEL SETTORE PRIVATO, NESSUNA PREVISIONE DI UN CALMIERE NAZIONALE PER I GENERI DI PRIMA NECESSITA’, NESSUNO SGRAVIO FISCALE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE E QUINDI RIASSUMENDO, IL POPOLO BUE MANGI PANE E SALAME ANZI PANE E “SOCIAL CARD” .
IL GOVERNO BERLUSCONI HA ANNUNCIATO L’INTRODUZIONE DELLA “SOCIAL CARD”, CIOE’ UNA CARTA PREPAGATA DEL VALORE DI CIRCA 400 EURO DA DESTINARE ALLE FASCE SOCIALI DEBOLI PER EFFETTUARE ACQUISTI DI GENERI ALIMENTARI, LA SIMILITUDINE CON LA TESSERA ANNONARIA DISTRIBUITA AI CITTADINI DURANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE E’ A DIR POCO IMPRESSIONANTE. INFATTI E’ POSSIBILE RISCONTRARE DELLE SIMILITUDINI INQUIETANTI CON QUEL DOLOROSO PERIODO DELLA STORIA D’ITALIA, COME LA SPECULAZIONE SUL PREZZO DEI GENERI ALIMENTARI, LA PROGRESSIVA CARENZA DI MATERIE PRIME QUALI I CEREALI DA POTER TRASFORMARE IN PANE E PASTA, IL RIALZO SPROPOSITATO DEL PREZZO DEL PETROLIO, LE FILE SEMPRE PIU’ LUNGHE DI VARIA UMANITA’ DAVANTI ALLE PORTE DELLE MENSE CARITATEVOLI, INSOMMA UNA SITUAZIONE DA ECONOMIA DI GUERRA. E’ LECITO CHIEDERSI SE TALE SITUAZIONE NON SIA IL RISULTATO DELLA SPIETATA GUERRA DEL MERCATO GLOBALE CHE VEDE ORMAI SULLA SCENA NUOVI PROTAGONISTI QUALI LA CINA E L’INDIA, CONTINUAMENTE ALLA CACCIA DI FONTI DI ENERGIA, CIOE’ DI PETROLIO, PER AUMENTARE E RILANCIARE IL TASSO DI SVILUPPO ECONOMICO IN CORSO. PERTANTO LO SCONTRO TRA NUOVI E VECCHI “COMPETITORS” E’ QUINDI INEVITABILE E LE CONSEGUENZE DEL CONFLITTO TRA GIGANTI LE PAGANO I POVERI ED INDIFESI LAVORATORI E PENSIONATI ITALIANI, MA IL GOVERNO BERLUSCONI HA RISOLTO IL PROBLEMA DELL’INSUFFICIENZA DEL POTERE DI ACQUISTO DI SALARI E PENSIONI CON LA “SOCIAL CARD” CHE TRADOTTO VUOL DIRE: NESSUN AUMENTO DELLE PENSIONI NEANCHE DI QUELLE AL MINIMO, BLOCCO DEL RINNOVO DEI CONTRATTI PER IL PUBBLICO IMPIEGO E DEL SETTORE PRIVATO, NESSUNA PREVISIONE DI UN CALMIERE NAZIONALE PER I GENERI DI PRIMA NECESSITA’, NESSUNO SGRAVIO FISCALE A SOSTEGNO DELLE FAMIGLIE E QUINDI RIASSUMENDO, IL POPOLO BUE MANGI PANE E SALAME ANZI PANE E “SOCIAL CARD” .
Thursday, June 19, 2008
Tecnica di un colpo di mano
Fonte: Marco Travaglio. http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/
Funziona così. Lui ha un problema: uno o più processi da bloccare. Comincia a strillare che non siamo più una democrazia, che dai sondaggi risulta che il 102% degli italiani sta con lui, insomma il problema non è suo ma nostro. E chi non è d’accordo è comunista. Il centrosinistra prova a balbettare che i problemi veri sono altri: morti sul lavoro, salari, monnezza, crimini dei colletti e dei camici bianchi. Ma lui spara a zero a reti unificate, minaccia di scassare tutto, invoca la piazza, mentre le sue tv e i suoi giornali sparano balle e cifre false: in Italia si processa solo Berlusconi, in tutto il mondo non si processerebbe mai Berlusconi, processare Berlusconi ci costa mille miliardi al minuto. Giornali “indipendenti” e politici “riformisti”, per sembrare indipendenti e riformisti, sostengono che lui magari esagera un po’, “ma il problema esiste”. E poi non si può mica compromettere il “dialogo sulle riforme” (c’è sempre un “dialogo sulle riforme”, chissà poi quali) col “muro contro muro”.
Dal Colle, dal Vaticano e dal Csm piovono fervorini contro l’ennesima “guerra tra politica e magistratura” (che ovviamente non esiste, ma i processi a Berlusconi per reati comuni vengono sempre chiamati così) e moniti per una “soluzione condivisa tra governo e opposizione” che contemperi le sacrosante esigenze del premier con la Privacy, l’Indipendenza della Magistratura, la Libertà di Stampa. Il Riformatorio esce con una dozzina di editoriali dal titolo “Moral suasion”, che nessuno legge e nessuno capisce, ma fanno fine e non impegnano. A questo punto salta su un pontiere di centrosinistra per avviare un bel negoziato bipartisan con Gianni Letta, che è berlusconiano ma è tanto buono, e poi - come diceva Saviane - somiglia tanto a sua sorella.
Una volta è Boato, un’altra Maccanico, stavolta c’è l’imbarazzo della scelta. Berlusconi strepita: “Non tratto coi comunisti assassini lordi di sangue, voglio l’impiccagione dei giudici e il loro scioglimento nell’acido”. Però Letta comunica allo sherpa che lui esagera, ma si accontenta di molto meno: abrogare i suoi processi, una cosina da niente, povera creatura indifesa. Lo sherpa ulivista annuncia giulivo: “Abbiamo vinto, i giudici non saranno impiccati né sciolti nell’acido. Se si consegnano con le mani alzate a Villa Certosa, avranno salva la vita”. E partorisce una “bozza” (o “lodo”) che abolisce i processi a Berlusconi. “Tutto è bene quel che finisce bene”, titola Pigi Battista sul Corriere, mentre Ostellino, Panebianco e Galli della Loggia criticano l’eccessiva cedevolezza del Pdl al partito giustizialista. Il Cavaliere incassa complimenti trasversali per la moderazione dimostrata. I giudici dichiarano il non doversi procedere per intervenuta abrogazione dei processi. Lui dirama un video-monologo a reti unificate: “La mia ennesima assoluzione dimostra che ero innocente anche stavolta, ma le toghe rosse complottavano contro di me senza prove. Voglio le scuse e la medaglia d’oro”. Dall’altra sponda, autoapplausi compiaciuti: “Abbiamo fato bene a dialogare: il problema esisteva”.
Funziona così. Lui ha un problema: uno o più processi da bloccare. Comincia a strillare che non siamo più una democrazia, che dai sondaggi risulta che il 102% degli italiani sta con lui, insomma il problema non è suo ma nostro. E chi non è d’accordo è comunista. Il centrosinistra prova a balbettare che i problemi veri sono altri: morti sul lavoro, salari, monnezza, crimini dei colletti e dei camici bianchi. Ma lui spara a zero a reti unificate, minaccia di scassare tutto, invoca la piazza, mentre le sue tv e i suoi giornali sparano balle e cifre false: in Italia si processa solo Berlusconi, in tutto il mondo non si processerebbe mai Berlusconi, processare Berlusconi ci costa mille miliardi al minuto. Giornali “indipendenti” e politici “riformisti”, per sembrare indipendenti e riformisti, sostengono che lui magari esagera un po’, “ma il problema esiste”. E poi non si può mica compromettere il “dialogo sulle riforme” (c’è sempre un “dialogo sulle riforme”, chissà poi quali) col “muro contro muro”.
Dal Colle, dal Vaticano e dal Csm piovono fervorini contro l’ennesima “guerra tra politica e magistratura” (che ovviamente non esiste, ma i processi a Berlusconi per reati comuni vengono sempre chiamati così) e moniti per una “soluzione condivisa tra governo e opposizione” che contemperi le sacrosante esigenze del premier con la Privacy, l’Indipendenza della Magistratura, la Libertà di Stampa. Il Riformatorio esce con una dozzina di editoriali dal titolo “Moral suasion”, che nessuno legge e nessuno capisce, ma fanno fine e non impegnano. A questo punto salta su un pontiere di centrosinistra per avviare un bel negoziato bipartisan con Gianni Letta, che è berlusconiano ma è tanto buono, e poi - come diceva Saviane - somiglia tanto a sua sorella.
Una volta è Boato, un’altra Maccanico, stavolta c’è l’imbarazzo della scelta. Berlusconi strepita: “Non tratto coi comunisti assassini lordi di sangue, voglio l’impiccagione dei giudici e il loro scioglimento nell’acido”. Però Letta comunica allo sherpa che lui esagera, ma si accontenta di molto meno: abrogare i suoi processi, una cosina da niente, povera creatura indifesa. Lo sherpa ulivista annuncia giulivo: “Abbiamo vinto, i giudici non saranno impiccati né sciolti nell’acido. Se si consegnano con le mani alzate a Villa Certosa, avranno salva la vita”. E partorisce una “bozza” (o “lodo”) che abolisce i processi a Berlusconi. “Tutto è bene quel che finisce bene”, titola Pigi Battista sul Corriere, mentre Ostellino, Panebianco e Galli della Loggia criticano l’eccessiva cedevolezza del Pdl al partito giustizialista. Il Cavaliere incassa complimenti trasversali per la moderazione dimostrata. I giudici dichiarano il non doversi procedere per intervenuta abrogazione dei processi. Lui dirama un video-monologo a reti unificate: “La mia ennesima assoluzione dimostra che ero innocente anche stavolta, ma le toghe rosse complottavano contro di me senza prove. Voglio le scuse e la medaglia d’oro”. Dall’altra sponda, autoapplausi compiaciuti: “Abbiamo fato bene a dialogare: il problema esisteva”.
Wednesday, June 18, 2008
Cosa vi ricorda?
"[...]
Questo fenomeno generale e profondo inquieta il regime fascista, perché forse è l'unica forma di protesta possibile contro il regime. Protesta muta, anche se non sorda; spontanea, anche se inorganica; concorde, anche se sgorga da sentimenti diversi e contrastanti; vasta, anche se composta da elementi individuali; e progressivamente sempre più vasta, più concorde, più spontanea.
Non è merito nostro, di noi che lavoriamo giorno e notte qui a Londra per informare il pubblico italiano di quanto avviene nel nostro paese e nel mondo: noi cerchiamo soltanto di avvicinarci alla realtà dei fatti, e di ragionare con sincerità e buon senso. Ma sappiamo che l'Italia ha sete di verità e di senso comune; e non è possibile allontanare dall'acqua le labbra degli assetati.
Due mesi di arresto e mille lire di multa sono troppo pochi per questi imputati; e di più sarebbe troppo per i giudici.
Buona sera. »
(H. Stevens, Listener All., "Short Italian News Comment" 269, 22 aprile 1941, 22.40 (Bbcn s.I.b. 5).)
Questo fenomeno generale e profondo inquieta il regime fascista, perché forse è l'unica forma di protesta possibile contro il regime. Protesta muta, anche se non sorda; spontanea, anche se inorganica; concorde, anche se sgorga da sentimenti diversi e contrastanti; vasta, anche se composta da elementi individuali; e progressivamente sempre più vasta, più concorde, più spontanea.
Non è merito nostro, di noi che lavoriamo giorno e notte qui a Londra per informare il pubblico italiano di quanto avviene nel nostro paese e nel mondo: noi cerchiamo soltanto di avvicinarci alla realtà dei fatti, e di ragionare con sincerità e buon senso. Ma sappiamo che l'Italia ha sete di verità e di senso comune; e non è possibile allontanare dall'acqua le labbra degli assetati.
Due mesi di arresto e mille lire di multa sono troppo pochi per questi imputati; e di più sarebbe troppo per i giudici.
Buona sera. »
(H. Stevens, Listener All., "Short Italian News Comment" 269, 22 aprile 1941, 22.40 (Bbcn s.I.b. 5).)
LA CASTA 3
LA CASTA
«Caro Presidente, come Le è noto stamane i relatori senatori Berselli e Vizzini, hanno presentato al cosiddetto decreto sicurezza un emendamento volto a stabilire criteri di priorità per la trattazione dei processi più urgenti e che destano particolare allarme sociale.
In tale emendamento si statuisce la assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell'Autorità Giudiziaria ai reati più recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. Questa sospensione di un anno consentirà alla magistratura di occuparsi dei reati più urgenti e nel frattempo al governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali.
I miei legali mi hanno informato che tale previsione normativa sarebbe applicabile ad uno fra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica. Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell'ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch'esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria.
Proprio oggi, infatti, mi è stato reso noto, e ciò sarà oggetto di una mia immediata dichiarazione di ricusazione, che la presidente di tale collegio ha ripetutamente e pubblicamente assunto posizioni di netto e violento contrasto con il governo che ho avuto l'onore di guidare dal 2001 al 2006, accusandomi espressamente e per iscritto di aver determinato atti legislativi a me favorevoli, che fra l'altro oggi si troverebbe a poter disapplicare.
Quindi, ancora una volta, secondo l'opposizione l'emendamento presentato dai due relatori, che è un provvedimento di legge a favore di tutta la collettività e che consentirà di offrire ai cittadini una risposta forte per i reati più gravi e più recenti, non dovrebbe essere approvato solo perché si applicherebbe anche ad un processo nel quale sono ingiustamente e incredibilmente coinvolto.
Questa è davvero una situazione che non ha eguali nel mondo occidentale. Sono quindi assolutamente convinto, dopo essere stato aggredito con infiniti processi e migliaia di udienze che mi hanno gravato di enormi costi umani ed economici, che sia indispensabile introdurre anche nel nostro Paese quella norma di civiltà giuridica e di equilibrato assetto dei poteri che tutela le alte cariche dello Stato e degli organi costituzionali, sospendendo i processi e la relativa prescrizione, per la loro durata in carica. Questa norma è già stata riconosciuta come condivisibile in termini di principio anche dalla nostra Corte Costituzionale.
La informo quindi che proporrò al Consiglio dei ministri di esprimere parere favorevole sull'emendamento in oggetto e di presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la giustizia contro chi è impegnato ai più alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato.
Cordialmente, Silvio Berlusconi»
In tale emendamento si statuisce la assoluta necessità di offrire priorità di trattazione da parte dell'Autorità Giudiziaria ai reati più recenti, anche in relazione alle modifiche operate in tema di giudizio direttissimo e di giudizio immediato. Questa sospensione di un anno consentirà alla magistratura di occuparsi dei reati più urgenti e nel frattempo al governo e al Parlamento di porre in essere le riforme strutturali necessarie per imprimere una effettiva accelerazione dei processi penali, pur nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali.
I miei legali mi hanno informato che tale previsione normativa sarebbe applicabile ad uno fra i molti fantasiosi processi che magistrati di estrema sinistra hanno intentato contro di me per fini di lotta politica. Ho quindi preso visione della situazione processuale ed ho potuto constatare che si tratta dell'ennesimo stupefacente tentativo di un sostituto procuratore milanese di utilizzare la giustizia a fini mediatici e politici, in ciò supportato da un Tribunale anch'esso politicizzato e supinamente adagiato sulla tesi accusatoria.
Proprio oggi, infatti, mi è stato reso noto, e ciò sarà oggetto di una mia immediata dichiarazione di ricusazione, che la presidente di tale collegio ha ripetutamente e pubblicamente assunto posizioni di netto e violento contrasto con il governo che ho avuto l'onore di guidare dal 2001 al 2006, accusandomi espressamente e per iscritto di aver determinato atti legislativi a me favorevoli, che fra l'altro oggi si troverebbe a poter disapplicare.
Quindi, ancora una volta, secondo l'opposizione l'emendamento presentato dai due relatori, che è un provvedimento di legge a favore di tutta la collettività e che consentirà di offrire ai cittadini una risposta forte per i reati più gravi e più recenti, non dovrebbe essere approvato solo perché si applicherebbe anche ad un processo nel quale sono ingiustamente e incredibilmente coinvolto.
Questa è davvero una situazione che non ha eguali nel mondo occidentale. Sono quindi assolutamente convinto, dopo essere stato aggredito con infiniti processi e migliaia di udienze che mi hanno gravato di enormi costi umani ed economici, che sia indispensabile introdurre anche nel nostro Paese quella norma di civiltà giuridica e di equilibrato assetto dei poteri che tutela le alte cariche dello Stato e degli organi costituzionali, sospendendo i processi e la relativa prescrizione, per la loro durata in carica. Questa norma è già stata riconosciuta come condivisibile in termini di principio anche dalla nostra Corte Costituzionale.
La informo quindi che proporrò al Consiglio dei ministri di esprimere parere favorevole sull'emendamento in oggetto e di presentare un disegno di legge per evitare che si possa continuare ad utilizzare la giustizia contro chi è impegnato ai più alti livelli istituzionali nel servizio dello Stato.
Cordialmente, Silvio Berlusconi»
Wednesday, June 11, 2008
L'Elite in italia
Fonte: l'Unità
Certo che no, certo che non si può dare la colpa a un intero Paese per una decina di mascalzoni, criminali e farabutti, e i termini sono assai moderati, che in una clinica di Milano hanno macellato ignare persone, operando, sventrando, e probabilmente in qualche caso uccidendo, per lucrare sul sistema sanitario nazionale, e farsi ricchi. Lo hanno fatto per denaro i medici assassini che hanno prolungato, hanno esasperato e provocato dolori, sofferenze e morte di povera gente che si affidava e si faceva assistere da loro. Certo che non si può generalizzare se poi a Verona, nel solito Veneto operoso e miracoloso del nostro esemplare Nordest, due coniugi prima fanno stipulare un’assicurazione sulla vita del loro dipendente rumeno di 28 anni, Adrian Kosmin, e poi lo invitano a casa, lo sedano, lo bruciano e simulano un incidente per incassare 900 mila euro. No, i due, marito e moglie, non sono la norma, e non sono la norma neppure i medici di quella che viene ormai chiamata «la clinica degli orrori», che non sta nel solito parassitario sud Italia, tanto villipeso da leghisti e amici affini, che non era in qualche Napoli immaginaria dove trasferiamo e proiettiamo tutti i mali del mondo. No, questo avviene a Milano.
Nella Milano che un tempo - ormai rintracciabile solo con il test del Carbonio 14, per quanto è lontano - era la cossiddetta capitale morale, la Milano della Sanità che funziona, di Formigoni, e dei leghisti. E la Verona del rumeno bruciato per 900 mila euro e la Verona del ragazzo ammazzato di botte dai nazi in pieno centro perché non aveva una sigaretta.
Le prime pagine dei giornali di ieri sono la pietra tombale del degrado morale, culturale e umano di questo paese. Vorrei vedere i vescovi, la chiesa, la conferenza episcopale tutta, distrarsi dalle coppie di fatto, dai gay pride, e sentirli tuonare su quello che è accaduto nella civile Milano, nella civile Verona. Su un povero rumeno bruciato da due criminali. Su quelli che a Milano, nella clinica degli orrori, si telefonavano tra loro e dicevano: «tutti i casi che arrivavano venivano fatti passare per tumori anche se erano tubercolosi». Quelli che affermavano: «prendevano i dottori più delinquenti che ci sono, così gli fanno guadagnare miliardi».
Non è una cosa normale, non è un caso isolato, non basta dire, solo quelli erano così e il resto, il corpo del paese è sano. Non si possono più sentire queste cose. Guardiamoci allo specchio, e diciamoci come il degrado culturale ed etico di questo paese ha portato a una degenerazione degna di paesi del terzo mondo come la Colombia o il Venezuela. Guardiamo quanta cattiveria, quanto cinismo e quanta pochezza circola tra persone che avrebbero dovuto studiarsi a menadito il giuramento di Ippocrate, gente che ha preso una laurea in medicina per massacrare gli altri, o gente che ha la piccola azienda in crisi del nordest e per risolvere i problemi di bilancio ammazza il rumeno che lavora per loro, e che ha solo 28 anni.
Avidità, pochezza, cattiveria, e nessuna etica. Nessun senso morale. Capaci di additare gli altri come il male, e incapaci di guardare l'esempio che diamo agli altri. Capaci di andare a protestare contro un piccolo campo nomadi a Mestre, perché c'è qualche fiore e un giardinetto per bambini, un campo nomadi, tra l'altro di cittadini italiani, e incapaci di scendere in piazza contro lo scempio dei giornali di ieri. Per solidarizzare con quel poveretto che dice: «stavo guarendo, mi hanno tolto un polmone». Una volta il truffatore italiano, nella commedia di tutti i luoghi comuni dell’Italia bonaria, vendeva la Fontana di Trevi all’americano di turno. Ora il truffatore è un medico stimabile, probabilmente con una ricca casa nei quartieri buoni di Milano, o con villa sul lago, che diagnostica tumori inesistenti, e opera, opera e ancora opera.
Dire “che vergogna” non è neppure una buona frase, si usa per cose assai più piccole e assai meno sconvolgenti. Qui c’è l’orrore, come hanno titolato i giornali, ma c’è l’orrore dell’associazione a delinquere su cose che si spiegano soltanto con delle follie individuali, e non con un sistema feroce e vuoto come quello. Voglio dire che non basta un medico per mettere assieme l’orrore della clinica di Milano: ci vuole un vero e proprio sistema di direttori sanitari, di radiologi, di medici diagnostici, di anestesisti compiacenti, di infermieri, di personale e amministrativo, e infine di chirurghi. E quando in un Paese civile può accadere questo, vuol dire che il segno è stato oltrepassato, vuole dire che in Italia il senso dell’etica, l’umanità, la misericordia, la pietà sono valori che non servono più a nulla, che non contano, che sono spariti.
Io me li immagino questi primari, questi chirurghi pieni di sé, passare a trovare l’ammalato il giorno dopo, guardarlo negli occhi, intubato, sofferente, speranzoso di tornarsene a casa, quasi riconoscente del duro lavoro che ha fatto il chirurgo, chiedendo se ce la faranno, affidandosi, senza sapere di avere di fronte un criminale volgare, un mostro vero, capace di ucciderli per un nuovo modello di auto sportiva, o per una vacanzuccia a Cortina, o in qualche paradiso dei Caraibi. Gente che ti strappa via un polmone sano per una cena con aragoste e champagne. O per un Rolex d’oro in più da sfoggiare in qualche festa.
E che dire del povero Adrian Kosmin, che forse era persino contento, lui regolare rumeno che faceva l’autotrasportatore per la piccola ditta dei due coniugi veronesi. Sarà stato felice di quante attenzioni riceveva, persino quella di una bella assicurazione contro gli infortuni e sulla vita. Brava gente quella che gli aveva dato lavoro. Gente che si preoccupava della sua incolumità: se stai per strada un incidente può sempre accaderti. E allora perché non fare una bella assicurazione a spese della piccola azienda. Che civiltà. Il povero Adrian, che aveva solo 28 anni, lo avrà detto alla madre, alla fidanzata, o alla sorella che era finito tra tutta brava gente. Che poi gli italiani ti aiutano, anche quando meno te lo aspetti. Ed era un bel gesto, corretto, serio, generoso. Mica poteva immaginarlo che i due lo invitano a casa, lo addormentano, lo ammazzano, e poi lo bruciano. E vogliono far passare tutto questo per un incidente, come degli idioti, non sapendo che le autopsie parlano chiaro, e uno che muore bruciato respira il fumo che poi finisce nei polmoni. Ma Adrian era già morto, non respirava più già da tempo e il fumo nei polmoni non c’era. Ed ecco che i due sono stati arrestati. Omicidio premeditato.
Sono le élites queste, imprenditori e medici, per di più del nord, sono le élites di questo Paese capaci di tutto questo orrore. Una nuova forma di cinismo e di crudeltà che lascia agghiacciati. E che nei due casi di ieri raggiunge il paradosso. Ma il cinismo gelido, l’indifferenza cattiva, il razzismo volgare, corre sul fondo. La vergogna non è più un sentimento che si prova, la lealtà, la correttezza, l’onestà non valgono più nulla. Il Paese della doppia morale, il Paese dell’intolleranza verso gli altri e dell’assoluta indulgenza verso le proprie colpe, da quelle piccole a quelle orribili, da ieri è sprofondato ancora più in basso. È colpa di tutti. Siamo tutti colpevoli, ognuno nella propria misura. Colpevoli di non essere riusciti a fare abbastanza, anche quando abbiamo provato a fare molto, contro il degrado culturale e sociale di questo paese. Che tristezza e che vergogna.
Certo che no, certo che non si può dare la colpa a un intero Paese per una decina di mascalzoni, criminali e farabutti, e i termini sono assai moderati, che in una clinica di Milano hanno macellato ignare persone, operando, sventrando, e probabilmente in qualche caso uccidendo, per lucrare sul sistema sanitario nazionale, e farsi ricchi. Lo hanno fatto per denaro i medici assassini che hanno prolungato, hanno esasperato e provocato dolori, sofferenze e morte di povera gente che si affidava e si faceva assistere da loro. Certo che non si può generalizzare se poi a Verona, nel solito Veneto operoso e miracoloso del nostro esemplare Nordest, due coniugi prima fanno stipulare un’assicurazione sulla vita del loro dipendente rumeno di 28 anni, Adrian Kosmin, e poi lo invitano a casa, lo sedano, lo bruciano e simulano un incidente per incassare 900 mila euro. No, i due, marito e moglie, non sono la norma, e non sono la norma neppure i medici di quella che viene ormai chiamata «la clinica degli orrori», che non sta nel solito parassitario sud Italia, tanto villipeso da leghisti e amici affini, che non era in qualche Napoli immaginaria dove trasferiamo e proiettiamo tutti i mali del mondo. No, questo avviene a Milano.
Nella Milano che un tempo - ormai rintracciabile solo con il test del Carbonio 14, per quanto è lontano - era la cossiddetta capitale morale, la Milano della Sanità che funziona, di Formigoni, e dei leghisti. E la Verona del rumeno bruciato per 900 mila euro e la Verona del ragazzo ammazzato di botte dai nazi in pieno centro perché non aveva una sigaretta.
Le prime pagine dei giornali di ieri sono la pietra tombale del degrado morale, culturale e umano di questo paese. Vorrei vedere i vescovi, la chiesa, la conferenza episcopale tutta, distrarsi dalle coppie di fatto, dai gay pride, e sentirli tuonare su quello che è accaduto nella civile Milano, nella civile Verona. Su un povero rumeno bruciato da due criminali. Su quelli che a Milano, nella clinica degli orrori, si telefonavano tra loro e dicevano: «tutti i casi che arrivavano venivano fatti passare per tumori anche se erano tubercolosi». Quelli che affermavano: «prendevano i dottori più delinquenti che ci sono, così gli fanno guadagnare miliardi».
Non è una cosa normale, non è un caso isolato, non basta dire, solo quelli erano così e il resto, il corpo del paese è sano. Non si possono più sentire queste cose. Guardiamoci allo specchio, e diciamoci come il degrado culturale ed etico di questo paese ha portato a una degenerazione degna di paesi del terzo mondo come la Colombia o il Venezuela. Guardiamo quanta cattiveria, quanto cinismo e quanta pochezza circola tra persone che avrebbero dovuto studiarsi a menadito il giuramento di Ippocrate, gente che ha preso una laurea in medicina per massacrare gli altri, o gente che ha la piccola azienda in crisi del nordest e per risolvere i problemi di bilancio ammazza il rumeno che lavora per loro, e che ha solo 28 anni.
Avidità, pochezza, cattiveria, e nessuna etica. Nessun senso morale. Capaci di additare gli altri come il male, e incapaci di guardare l'esempio che diamo agli altri. Capaci di andare a protestare contro un piccolo campo nomadi a Mestre, perché c'è qualche fiore e un giardinetto per bambini, un campo nomadi, tra l'altro di cittadini italiani, e incapaci di scendere in piazza contro lo scempio dei giornali di ieri. Per solidarizzare con quel poveretto che dice: «stavo guarendo, mi hanno tolto un polmone». Una volta il truffatore italiano, nella commedia di tutti i luoghi comuni dell’Italia bonaria, vendeva la Fontana di Trevi all’americano di turno. Ora il truffatore è un medico stimabile, probabilmente con una ricca casa nei quartieri buoni di Milano, o con villa sul lago, che diagnostica tumori inesistenti, e opera, opera e ancora opera.
Dire “che vergogna” non è neppure una buona frase, si usa per cose assai più piccole e assai meno sconvolgenti. Qui c’è l’orrore, come hanno titolato i giornali, ma c’è l’orrore dell’associazione a delinquere su cose che si spiegano soltanto con delle follie individuali, e non con un sistema feroce e vuoto come quello. Voglio dire che non basta un medico per mettere assieme l’orrore della clinica di Milano: ci vuole un vero e proprio sistema di direttori sanitari, di radiologi, di medici diagnostici, di anestesisti compiacenti, di infermieri, di personale e amministrativo, e infine di chirurghi. E quando in un Paese civile può accadere questo, vuol dire che il segno è stato oltrepassato, vuole dire che in Italia il senso dell’etica, l’umanità, la misericordia, la pietà sono valori che non servono più a nulla, che non contano, che sono spariti.
Io me li immagino questi primari, questi chirurghi pieni di sé, passare a trovare l’ammalato il giorno dopo, guardarlo negli occhi, intubato, sofferente, speranzoso di tornarsene a casa, quasi riconoscente del duro lavoro che ha fatto il chirurgo, chiedendo se ce la faranno, affidandosi, senza sapere di avere di fronte un criminale volgare, un mostro vero, capace di ucciderli per un nuovo modello di auto sportiva, o per una vacanzuccia a Cortina, o in qualche paradiso dei Caraibi. Gente che ti strappa via un polmone sano per una cena con aragoste e champagne. O per un Rolex d’oro in più da sfoggiare in qualche festa.
E che dire del povero Adrian Kosmin, che forse era persino contento, lui regolare rumeno che faceva l’autotrasportatore per la piccola ditta dei due coniugi veronesi. Sarà stato felice di quante attenzioni riceveva, persino quella di una bella assicurazione contro gli infortuni e sulla vita. Brava gente quella che gli aveva dato lavoro. Gente che si preoccupava della sua incolumità: se stai per strada un incidente può sempre accaderti. E allora perché non fare una bella assicurazione a spese della piccola azienda. Che civiltà. Il povero Adrian, che aveva solo 28 anni, lo avrà detto alla madre, alla fidanzata, o alla sorella che era finito tra tutta brava gente. Che poi gli italiani ti aiutano, anche quando meno te lo aspetti. Ed era un bel gesto, corretto, serio, generoso. Mica poteva immaginarlo che i due lo invitano a casa, lo addormentano, lo ammazzano, e poi lo bruciano. E vogliono far passare tutto questo per un incidente, come degli idioti, non sapendo che le autopsie parlano chiaro, e uno che muore bruciato respira il fumo che poi finisce nei polmoni. Ma Adrian era già morto, non respirava più già da tempo e il fumo nei polmoni non c’era. Ed ecco che i due sono stati arrestati. Omicidio premeditato.
Sono le élites queste, imprenditori e medici, per di più del nord, sono le élites di questo Paese capaci di tutto questo orrore. Una nuova forma di cinismo e di crudeltà che lascia agghiacciati. E che nei due casi di ieri raggiunge il paradosso. Ma il cinismo gelido, l’indifferenza cattiva, il razzismo volgare, corre sul fondo. La vergogna non è più un sentimento che si prova, la lealtà, la correttezza, l’onestà non valgono più nulla. Il Paese della doppia morale, il Paese dell’intolleranza verso gli altri e dell’assoluta indulgenza verso le proprie colpe, da quelle piccole a quelle orribili, da ieri è sprofondato ancora più in basso. È colpa di tutti. Siamo tutti colpevoli, ognuno nella propria misura. Colpevoli di non essere riusciti a fare abbastanza, anche quando abbiamo provato a fare molto, contro il degrado culturale e sociale di questo paese. Che tristezza e che vergogna.
EMERGENZA SICUREZZA II
I AM PD... (elettori entusiasti!)
Sulla collocazione europea del Pd il dibattito continua a scuotere il partito. Rutelli continua a chiedere una nuova alleanza tra Pse e Alde (il gruppo dei liberali progessisti) ma dopo l'incontro con Veltroni «una soluzione condivisa da tutto il partito». Nel frattempo arriva l'altolà del capogruppo dei Socialisti europei Martin Schulz alle soluzioni "all'Italiana": «Chi fa politica in Italia deve rendersi conto che l'Europa non è un'Italia ampliata». Il 20 e 21 giugno assemblea per la scelta definitiva.
Ecco i commenti che si trovano sull'Unità di elettori entusiasti:
# Alla gente comune non interessa nulla della collocazione del PD in Europa. Interessa che si faccia una opposizione seria e chiara, senza inciuci!La destra non scherza e sta occupando lo stato con leggi ancora una volta serve alle loro logiche di poter
(11/06/08 - 10.44) corrado
# L'articolo ci consegna Veltroni e Rutelli sorridenti... (beati loro). E noi a incazzarci per un partito che fara' dell'ossimoro la propria identita'. Poveri noi
(11/06/08 - 10.43) pino da nociazzi
# Caro Rutelli, un bagno di umilta' ti farebbe bene, invece di cercare visibilita' ad ogni costo pensa seriamente alle ragioni della tua sconfitta a Roma senza dare colpe agli altri. Forse con piu' onest' intellettuale i risultati sarebbero migliori.
(11/06/08 - 10.19) antoncleto
# Ad essere sinceri non mi frega nulla di dove si collocherà il Pd nel parlamento europeo. Per l'amor di dio fate una seria opposizione all'attuale governo della mafia. Basta collaborare,rischiamo la collusione con la mafia.
(11/06/08 - 9.57) bruno
# Non è più possibile discutere su queste cose ai vertici, facciamo prima delle elezioni delle primarie e decidano gli elettori del PD
(11/06/08 - 9.54) Raimondo
# Ma perche' non si rispetta il valore della democrazia? Si fa quello che decide la maggioranza di base con le primarie.O avete paura di confrontarvi con chi nel bene o nel male vi da' il voto?Se cosi' fosse il PD e' destinato a morire.BRAVI BRAVI!
(11/06/08 - 9.13) Fabrizio2008
# Anche un bimbo piccolo riesce a capire la differenza tra Italia ed Europa. Usciamo da questo inutile provincialismo, uno scatto d'orgoglio, un colpo d'ala!!! Richiamiamo il popolo delle primarie, quello che ne resta, a decidere. Basta alledecisioni romane...
(11/06/08 - 9.09) matteo de c pitani
# che tristezza compagni...siamo passati dal comunismo cossuttiano all'"americanismo" veltroniano...berlinguer si ribalta nella tomba..ma che sinistra è??!! capitalistica, borghese, assetata di potere....post-fascista!
(11/06/08 - 8.28) red
# credo che su questa cosa, si debba chiamare a decidere, tutto il corpo del partito,riconvochiamo le assembleee, e decidiamo. No a pastroccchi, da parrocchiette.
(11/06/08 - 7.58) elio sbardella
# Il Partito Democratico era e resta un sogno. Una Federazione forte sarebbe stato molto meglio, in attesa di sviluppi anche a livello europeo. Si può ancora fare.
(11/06/08 - 7.43) Marzio Mangialajo
# Lo schifo e la distruzione completa della sinistra continua, bravi, bravi, bravi
(11/06/08 - 6.55) Mario
# Ancora una volta la mediocrità del nostro povero paese senza dignità e senza memoria viene fermata dalla solida coerenza di herr Martin Schulz.
(11/06/08 - 2.14) alberto biraghi
# Ha ragione Schulz: il problema è del Pd, non del Pse. I candidati alle primarie del 2007 dovevano esporsi chiaramente sulla questione, invece di temporeggiare: il voto degli elettori democratici avrebbe dato forza alla decisione del vincitore.
(11/06/08 - 1.32) Riccardo Patrian
# Il partito PD-meno elle è nato per far fuori Prodi e riportare Berlusconi al potere. Obiettivo raggiunto in pieno. La sua opposizione ombra è in realtà l'appoggio ombra di Veltroni-D'alema-Fassino-Finocchiaro. L'unico che guadagnerà voti è DI PIETRO.
(11/06/08 - 1.17) pamela
# Spero con grandissima passione, sincerità e anche sofferenza che i piani alti del PD ascoltino questo grido di dolore del suo popolo...non può la SINISTRA (o centroSINISTRA per non offendere nessuno!) perdere il suo unico partito moderato..
(11/06/08 - 0.32) Matteo
# Ma si sa in Italia che vuol dire far parte dei democristiani o dei liberali? Anche se il PD non è più sinistra, schierarsi lì significa che l'Italia rinuncia ad un'altra Europa e conferma il cammino neoliberale deleterio ovunque e per tutti
(11/06/08 - 0.26) mauri dalla germania
# Lo scoso aprile in campania ho votato e sostenuto il pd a prescindere dalle candidature imposte, mi sono turato ilnaso in tutti sensi,non solo per i rifiuti.Il prossimo anno starò attento:follini e rutelli possono fare a meno alle europee del mio voto.
(11/06/08 - 0.25) lorenzo
# Tanto abbiamo fatto che siamo riusciti ad esportare le nostre beghe da pianerottolo in Europa e a provocare la ramanzina (giusta) di Schulz.Per me la collocazione naturale del PD è nel PSE,proviamo a fare almeno un sondaggio tra gli elettori e vediamo.
(11/06/08 - 0.15) marilena r.
# mi sembra che la cosa non sia di molto interesse. invece sarebbe più importante vedere una massiccia opposizione a quelle leggi vergogna di questo nuovo governo.non si faccia troppa ombra,alleatevi con i no dell'idv e fate qualcosa di concreto.
(11/06/08 - 0.11) lulu
# Questo PD è già arrivato al capolinea. Ora oltre a non sapere che fare in Italia non sà neanche cosa fare in Europa. Popolo di sinistra se ci sei ancora non votare più PD. E' solo una banda di irresponsabili.
(10/06/08 - 23.51) renzo
# il problema non è dove sedersi(anche se non è secondario).Il modo pressappochista(voglio essere buono) con il quale con il quale è stato formato(ma è stato formato?) il PD viene fuori tutto ora.Non siamo né carne né pesce e non siamo neanche un partito
(10/06/08 - 23.36) Roderigo
# ..." Chi fa politica in Italia, deve rendersi conto che"... è ancora il più bel modo di guadagnare, senza sto gran darsi da fare...
(10/06/08 - 22.28) silvano angherloni
# che tristezza! con la storia del voto utile ho contribuito anch'io ad affossare la sinistra. mi rammarico molto perche il pd non sta facendo niente ed è condizionato dai convertiti dell'ultima ora e dai bachettoni.ripeto: CHE TRISTEZZA!
(10/06/08 - 22.13) ilaria
# Ma basta con gli strappi a sinistra. Ho ascoltato le parole di Veltroni sul Parlamento europeo e mi è sembrato un modo di parlare arrogante e incosistente. Il PD è ai suoi primi vagiti e vuole insegnare agli altri in Europa!! E' pazzesco.
(10/06/08 - 21.49) Pilati Giuseppe
# Martin Schulz ha ragione. Purtroppo deve rendersi conto che in Italia all'interno del PD ora, Ulivo e Unione in passato, c'è sempre qualcuno che rema contro. E i recenti risultati elettorali lo dimostrano. Daccordo sulla dialettica, autolesionismo no.
(10/06/08 - 21.41) Carrer Graziano
# No pse? No party.
(10/06/08 - 21.33) Veltroni e Rutelli, perdenti in partenza
# Credo che il PSE sia la collocazione naturale di un Partito che ancora voglia definirsi di centro-SINISTRA.. Zapatero vince in Spagna perchè non ha paura del significato della S (Socialista) di PSOE.. Perchè noi sì?!
(10/06/08 - 20.42) Arco Jannuzzi
# spero proprio che i dirigenti del PD leggano i commenti, sono proprio molto divertenti, ma purtroppo anche molto tristi. Che fine ingloriosa!!
(10/06/08 - 20.39) stanco
# Al piacione romano, voglio dire che ha avuto fin troppe occasioni per mostrare la bontà delle sue idee. Non he ha sfruttata alcuna, tragga quindi le conseguenze...
(10/06/08 - 20.38) corby
# IL PD SI CARATERIZZA ANCHE IN QUESTA OCCASIONE PER ESSERE FUORI DALLA REALTA'. A NOI BASTEREBBE ALLINEARE GLI STANDARD DI DEMOCRAZIA ALL'EUROPA, INVECE DIVENTIAMO, UNA TRAGICA DERIVA DI DIRITTI: SI ALLE INTERCETTAZIONI - SI ALLA DEMOCRAZIA TRASPARENTE.
(10/06/08 - 20.37) Paola F
# che noia, questi due personaggi,sconfitti alle ultime elezioni sono ancora in giro. parlano tanto di America e di Europa ma dimenticano che li, chi viene sconfitto va via e lascia il posto a chi ne è più capace. Che tristezza.
(10/06/08 - 20.35) stanco
# Ulteriore rinvio per non attestare il fallimento di una convivenza inutile che paralizza tutti nel partito
(10/06/08 - 20.20) Fabio
# C'è ancora qualcuno che crede che il PD sia una cosa seria? Allora la faccenda è grave.
(10/06/08 - 20.09) Dr. Lello Frankenstein
# Il Pd non ha alcun diritto di sedere nei banchi del Pse, perché sin dalla sua costituzione si è chiamato fuori dal Socialismo. Veltroni ha scelto di andare a Destra, a braccetto con Berlusconi. Sieda nei banchi del Ppe, oppure stia a casa.
(10/06/08 - 19.52) Ivan Perotto
# Ma Rutelli ancora si permette di parlare? Dopo la batosta di Roma (interamente colpa sua), pretende dettare legge? Se non vuole entrare nel PSE, lui e la Binetti se ne vadano nel PDL o nell'UDC- sempre che qualcuno li voglia!
(10/06/08 - 19.45) Antonio Lo Giudice
# ulteriore prova del fallimento di quel progetto sciglietelo finchè siete in tempo
(10/06/08 - 19.39) iskra58
# GRANDE VELTRONI... DOPO L'ITALIA? L'EUROPA!!! CANCELLARE LA SINISTRA ANCHE DAL NOSTRO CONTINENTE... MA SI MA SI! quando si inizia un lavoro si va fino in fondo. mica lasciamo le cose a meta noi!!! grande Valter. vai così.
(10/06/08 - 19.38) Michele
# Capiranno piano piano cosa si prova ad essere italiano all'estero?? Pensano di fare e disfare come credono?? Bene Schultz, eventualmente ne prenda una manciata a caso di questi "politici"(?) e gli insegni la politica, ma la politica......e la civiltà...
(10/06/08 - 18.42) antonella
# ilP.D.sta attraversando una crisi profonda,per sgretolare tutto basta dividersi alle elezioni europee.Questo mio monito vale per tutti i componenti della sinistra comprtesa l'ala cattolica del ex Margherita rutelliana.Così addio sogni di gloria.
(10/06/08 - 18.41) Luigi Testi
# L'unica cosa desolatamente certa è che ,con questa querelle Rutelli Veltroni,la sinistra è nel marasma e i predoni della destra al sicuro e senza opposizione
(10/06/08 - 18.23) Patrizia
# Auspico vivamente che una parte del partito voglia prendere una poizione chiara e forte, la collocazione al partito socialista europeo è stata anche sostenuta nella mozione Fassino che ho sostenuto e promosso.Riformisti nella coerenza delle scelte.
(10/06/08 - 18.13) simonetta imperia
# Siamo un'anomalia ritagliata su Berlusconi
(10/06/08 - 18.12) rick
# siamo al cupio dissolvi.Non ho altri commenti da fare.Peccato per chi ci ha creduto.Veltroni ritirati, fai un'opposizione fiacca.
(10/06/08 - 18.09) valenti giuseppe
# Ormai il regime è conclamato.Il PD non è nemmeno opposizione in Italia a una destra schifosa e criminogena.Figuriamoci se entra nel PSE in Europa:troppo senso civico da condividere, Berlusconi e i suoi servi più stretti non condividono. Bye,bye PD!
(10/06/08 - 18.07) marco
# bisogna contrattare su tutto tra i pidini. la posizione migliore nel parlamento europeo è al centro, estattamente sulla linea di mezzo per cui uno sulla poltrona sx, uno sulla poltrona dx, uno aulla poltrona sx, uno sulla poltrona dx, uno... ecc...
(10/06/08 - 17.00) adolfo v.
# Ex D.S.- costutuiamo, se è possibile, il "Gruppo Progressista" anche se in pochi.
(10/06/08 - 16.59) nazzareno
# Da Gramsci a Veltroni, ovvero dall'autore dei "Quaderni" al raccoglitore di figurine autore de "Il calcio è una scienza da amare". Come siamo caduti in basso!!!! Quando finirà questo calvario? Quando se ne andrà nella sua America? Angelo
(10/06/08 - 16.14) Angelo Amarella
# Il PD iniziera' a sparire con le europee... lo sanno tutti! e alcuni nel PD sia di area "socialista" che di area democristiana non aspettano altro. Perche' aspettare tanto?
(10/06/08 - 15.11) Michele Calabresi
# Quando avete fondato il Partito Democratico non sapevate che eravate in Europa e non in America?
(10/06/08 - 15.05) ...
# La risposta è ovvia: con il PSE "ma anche" con il PPE. Che tristezza!!!!! un partito senza anima, qualcuno mi sa dire le 3 idee guida del PD? Non resta che votare Di Pietro....
(10/06/08 - 15.00) Daniele
# mi permetterete di essere franco.Non me ne frega un'acca dove si siederà il pd in europa.Per me può andare direttamente a sedersi col ppe o col pse.Tanto,il programma è centrista,democristiano e pure riformista.
(10/06/08 - 14.51) nino
# Sono sicuro che al 100% dei cittadini non importa un fico dove si siederanno i vari d'alema e fassino, piuttosto fate l'opposizione seria e decisa .
(10/06/08 - 14.36) di pasquale
# Il pd deve sedere dove gli schieramenti in europa sono + affini al suo modo di intendere la soluzione dei problemi, dove la sua cultura può contribuire, dove gli ideali si contemperano con gli altri. Per me la scelta è quella progressista,europeista.
(10/06/08 - 14.11) marco
# gli ex socialisti (tra cui Stefania Craxi) dicono che i socialisti stanno perfettamente bene nel PPE, e si riconoscono perfettamente nei suoi valori; spero solo che scherzino, se il PD è un partito progressista e di centro sinistra, è ineludibile il PSE
(10/06/08 - 13.27) andrea
# Che tristezza dover vivere queste situazioni fino a pochi mesi fa inimmaginabili!!!! Spero che si continui a guardare a sinistra!!!
(10/06/08 - 13.02) red58
# Il PD è erede della socialdemocrazia del 900, oppure si vuole rifare solo la DC? E' un partito di centro sinistra o ancora non sappiamo chi siamo? Secondo me il gruppo che può rappresentare tutti gli elettori del PD, è il PSE. Basta con le italianate!!
(10/06/08 - 13.00) silvana Erasmi
# è una domanda inutile nel merito e nel metodo...vediamo quanti seggi prende il PD alle elezioni europee e solo allora si deciderà..o rischiamo di buttare il bambino con l'acqua sporca.
(10/06/08 - 12.25) alex
# non c'è nulla di socialista o socialdemocratico nel pd. il pd è un grande partito di centro che sembra ogni giorno di più la continuazione naturale della democrazia cristiana. perciò che vadano coi popolari e inciucino con Berlusconi pure a Bruxelles!
(10/06/08 - 11.41) Enrico Berlinguer ci manchi molto
# Lo deve decidere il "governo-ombra". Se abbiamo detto che c'è, bisogna che gli si dia spazio.
(10/06/08 - 11.31) Cris
# Veltroni ha distrutto tutto.
(10/06/08 - 11.16) Choedrak
# A mio parere dovrebbe sedere nel PSE,anche se ci vorrebbe una forza democratica europea, il partito democratico europeo.Maggiore incisività e radicalità nell'opposizione!
(10/06/08 - 11.02) Stefano
# Credo che sia il momento di finirla. In Europa c'è una e una sola casa, il PSE, come in Italia c'è una e una sola festa di partito, la Festa de L'Unità. Ora basta!!! Ma chi è che porta i voti in questo partito
(10/06/08 - 10.31) Roberto
# C'è il Governo-ombra, adesso. Dovrebbe deciderlo lui
(10/06/08 - 10.16) Jarno
# Bravi Bravi... Se andate fuori dal PSE almeno non beccate più neanche un voto! Ve lo faremo vedere noi cosa vuol dire perire per il VOTO UTILE stavolta!!! By Elettore di SINISTRA DEMOCRATICA (Noi abbiamo Fava e Mussi, voi la Binetti, Calearo e Rutelli!)
(10/06/08 - 10.02) Michele Timini
# da quello che si sente pare il PD si ridivida in due o tre partiti,faremo la fine di Casini e Mastella:B.avrà il totale degli elettori:siamo tornati al 1922 ammodernato e corretto,in peggio.si deve andare nel pse,O SI MUORE.
(10/06/08 - 9.32) tommj
# Non vedo dove sia il problema e che problema c'e' ha sedersi nei banchi del pse. E non vedo il problema per i cattolici sedersi nei banche del pse
(10/06/08 - 8.40) luigi favari
# personalmente non vedo alternativa al fatto che debbano sedersi insieme al pse,se così non fosse, non resta altro che constatare la morte certa di un partito , forse veramente mai nato.
(10/06/08 - 8.35) riccardo
# Visto Veltroni, ora non sapete nemmeno da che parte stare. Volevi fare l'americano e infatti hai messo al bando i comunisti, cosi bene che nemmeno berlusca. Complimenti. E Prodi ha ragione: lo avete tradito, ora si fa i cazzi suoi
(10/06/08 - 8.23) Augusto
# Con i socialisti! Ci siamo accentrati troppo, almeno una fettina della nostra storia manteniamola!
(10/06/08 - 3.47) Matteo
# Sono un ex democristiano, socio fondatore del PD, non avrei alcuna difficoltà a sedere accanto ai socialisti europei, ben diversi da quelli nostrani. Sono convinto però che la novità costituita dal PD dovrebbe essere esportata anche in Europa.
(10/06/08 - 2.30) Benedetto Romeo
# dopo il suicidio politico italiano, ora anche il suicidio europeo!!! veramente una grande intelligenza Walter! mi raccomando tenetevi stretto questo gruppo dirigente che la destra governerà per i prossimi 50 anni... Grazie Valter!!!
(10/06/08 - 2.23) Michele
# francamente lo trovo un falso problema in questo momento è importantdire chiaramente dove sediamo al parlamento italiano,ovvero se siamo pronti e convinti ad una seria opposizione per contrastare una maggioranza intenzionata a fare tabula rasa dei diritti...
(10/06/08 - 0.33) claudio gandolfi
# Personalemnte io, che pure ho sostenuto in tuttii modi la nascita del PD, voterò un candidato che intenderà aderire al gruppo del PSE, altri non mi interesseno. Coloro i quali poi ascoltano giornalmente le voci papaline poi..... non mi interresano.
(10/06/08 - 0.29) lorenzo
# Questa discussione non entusiasma e non interessa ai cittadini. Noi siamo nati per essere qualcosa di nuovo sia in Italia sia in Europa. Che siano socialisti o liberaldemocratici o autonomisti o indipendenti, dobbiamo unire! Basta sigle vecchie!
(09/06/08 - 23.39) Pier Carlo Begotti
# Fine dello Stato laico! Fine del partito democratico! Minoranze comuniste e minoranze cattoliche distruggono il PD: non sanno accettare la democrazia! Non rispettano la Maggioranza!
(09/06/08 - 23.07) M2
# Io approvo,da cattolica,la proposta di creare un gruppo in seno al Parlamento europeo "progressista" che raccolga il filone socialista, cattolico-operaio,liberale in una sorta di federazione del gruppo progressista di centro sinistra.
(09/06/08 - 22.45) maria di falco
# Fate sedere veltroni lontano dai socialisti europei per favore! Sono da sempre socialista e sapere che veltroni che inciucia col peggio della destra xenofoba, fascista, razzista, televisiva e populista italiana, siede coi socialisti, mi fa ribrezzo.
(09/06/08 - 22.43) giuliano4
# Finitela di litigare e pensate al paese! Mica siamo a scuola..Io non mi siedo vicino a quello .. ecc. oh? l' importante é FARE qualcosa, con CHI poi si vedrà!
(09/06/08 - 22.31) SILVIA BOCCABELLA
# C'era la favola delle primarie, qualche mese fa...Affidare la scelta al voto dei simpatizzanti, ipotesi blasfema? pare di si. Quando opterete per forme di politica realmente partecipativa, fate un fischio. Nel frattempo voto Di Pietro. Buon appeasement......
(09/06/08 - 22.17) Angelico Iadanza
# Non vorrei più che qualcuno del pd si senta "ex margherita" o "ex ds": ora c'è il pd! Non siamo ancora arrivati alla vera e auspicata fusione, se c'è qualcuno che pensa ancora così. Nel pd ci sono anche persone che prima non erano di questi due partiti.
(09/06/08 - 22.17) sg
# Questo PD più che democratico è democristiano e non ci piace: si seggano dove vogliono, i quadri dirigenti hanno affossato la sinistra e tentano di annacquare il senso civile del proprio elettorato. Riusciranno a perdere voti: non avranno i nostri.
(09/06/08 - 21.26) Francesca e Tiziano
# Da ex elettore pentito del Pd,vi auguro una agonia dolorosa.Dato che siete incapaci di fare opposizione e non sapete nemmeno cosa sia la moralità,sedetevi negli ultimi banchi insieme a berlusconi e usate pure il cellulare tanto non sarete intercettati.
(09/06/08 - 20.47) Carlo
# Sedetevi dove volete, ma per favore fate che il Pd non sporchi i banchi dei socialisti europei. Nell'Europa democratica nessun socialista si sognerebbe di dialogare con chi vuole fare una legge per nascondere la corruzione dei politici. Grazie.
(09/06/08 - 20.44) roby
# Non capisco perche' dal momento che si e' deciso di cambiare identita',rinunciando ai vincoli di certe ideologie ma fare riferimento ad esse solo in termini culturali,non si debba formare un gruppo nuovo.
(09/06/08 - 19.43) giuseppe
# Con i PopolarSocialisti? Che tristezza. :-(
(09/06/08 - 19.27) Nicola
# per me con il PSE, ma se ci sono tanti dubbi si potrebbe decidere con delle primarie.
(09/06/08 - 19.25) Cecilia Chiara
# Con l'Italia consegnata a Berlusconi dal Pd e soci ci si preoccupa di dove collocarsi a Strasburgo,personalmente mi fanno pena, come classe politica e dirigente..,avendo abbandonato la sinistra, non avendo scelto la via socialdemocratica, ma centrista..
(09/06/08 - 19.17) Francesco
# ne carne ne pesce proprio come Veltroni,che amarezza....!
(09/06/08 - 19.11) max
# per il momento ho votato Di Pietro, ma non voterò mai un PD CHE NON SI SIEDA A SINISTRA
(09/06/08 - 19.05) GIOVAN SERGIO BENEDETTI
# Già che c'è, aderisca al PPE............
(09/06/08 - 18.47) Dario
# come siamo andati da soli nella precedente votazioni in Italia,si può tentare da soli anche alle europee.Andare assieme di coloro accettano il programma del P,D.EsempioI.D.V.
(09/06/08 - 18.42) Luigi Testi S.Gimignano
# Non vorrei che il PD si dilaniasse anche con la collocazione nel parlamento europeo.Come elettore dico:chissenefrega della collocazione,sono le idee che contano e non mi sembra che il PD ne sia fornito in questi tempi!
(09/06/08 - 18.40) giorgio
# Se andate avanti così nei banchi della destra europea (forse). C'è il governo ombra ma non c'è ombra di opposizione
(09/06/08 - 18.25) MC
# Lo dicevo io... siamo un'anomalia costruita intorno a Berlusconi. Riccardo Brizioli
(09/06/08 - 18.19) riccardo
# I nodi vengono al pettine,stupiscono le fantasiose soluzioni proposte , sono sicuro che alla fine il PD non aderirà al PSE e sarà l'ultimo atto delle completa liquidazione della più grande forza politica della sinistra. Complimenti cari compagni.
(09/06/08 - 18.16) fabio
# Poveri noi anche questo... ma che pena mi fate ... per favore mettetevi per terra e riflettete altrimenti lasciate il posto agli altri
(09/06/08 - 18.03) franco
# Invito a leggere l'articolo di Gianni Vernetti su Europa: bisogna convincere Francesi e Spagnoli, Tedeschi, Svedesi e Greci che dobbiamo imparare da Giapponesi, Indiani e Statunitensi (ci ha risparmiato i Cinesi)
(09/06/08 - 18.02) stefano
# nel socialismo europeo si deve sedere portando al suo interno quella carica di rinnovamento che si è cercato e si cerca di costruire in italia con il pd dove l'unica strada percorribile è l'ampliamento del dialogo laici cattolici
(09/06/08 - 17.57) gioachino pozzi
# perseverare diabolicum. soli e perdenti verso il baratro.
(09/06/08 - 17.51) algernon
# e io che avevo tante aspettative con il pd ........
(09/06/08 - 17.47) titti
# Oggi come oggi, fossi io a decidere, non avrei alcun dubbio sulla nostra collocazione europea, entrerei in un grande gruppo, anche perchè le grandi questioni si possono affrontare esclusivamente se riesci a fare "massa critica". Quindi PSE
(09/06/08 - 17.43) matteo de capitani
# Perchè non farlo scegliere agli elettori con le primarie? Possibile che le primarie siano servite solo a ratificare decisioni? Non sono un fan di questo strumento, ma se lo si è scelto usiamolo quando serve.
(09/06/08 - 17.39) Daniele
# è il solito:forza di lotta e di governo.
(09/06/08 - 17.19) desiano
# IL PD A QUELLA DATA NON CI ARRIVA. POVERA IMPAURITA ITALIA PATRIA DEI DIRITTI ROVESCIATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
(09/06/08 - 17.19) DALIDA
# Essere o non essere:questo è il problema.
(09/06/08 - 17.00) Leo
# per quanto mi riguarda il PD puo' abbondantemente sedersi fuori dal parlamento, tanto di sinistra non ha nulla (tranne il destino), il centro e' gia' affollato...
(09/06/08 - 16.55) cosimo
# Io li metterei con il Popolo della libertà... tanto chi si accorge della differenza?
(09/06/08 - 16.55) Dario
# Ah bé, questo sì che è importante...
(09/06/08 - 16.51) Vittorio
# Arriva l'estate, il caldo aumenta ed il PD si scioglie come un gelatino. Quest accade quando da lavoratori si diventa gelatai e venditori di lecca-lecca.
(09/06/08 - 16.50) Compagno Deceduto
# premettendo che faccio il tifo per veltroni e per il pd, io rimango dell'idea che a sinistra ci volevano (vogliono?) tre partiti: uno cattolico/liberale, uno socialista, uno dell'alternativa (quest'ultimo con un po' più di senso comune, però...)
(09/06/08 - 16.44) giuseppe faricella
# Ho proprio paura che, se va avanti così, il PD al 2013 non ci arriva.
(09/06/08 - 16.43) Massimo Baldacci
Ecco i commenti che si trovano sull'Unità di elettori entusiasti:
# Alla gente comune non interessa nulla della collocazione del PD in Europa. Interessa che si faccia una opposizione seria e chiara, senza inciuci!La destra non scherza e sta occupando lo stato con leggi ancora una volta serve alle loro logiche di poter
(11/06/08 - 10.44) corrado
# L'articolo ci consegna Veltroni e Rutelli sorridenti... (beati loro). E noi a incazzarci per un partito che fara' dell'ossimoro la propria identita'. Poveri noi
(11/06/08 - 10.43) pino da nociazzi
# Caro Rutelli, un bagno di umilta' ti farebbe bene, invece di cercare visibilita' ad ogni costo pensa seriamente alle ragioni della tua sconfitta a Roma senza dare colpe agli altri. Forse con piu' onest' intellettuale i risultati sarebbero migliori.
(11/06/08 - 10.19) antoncleto
# Ad essere sinceri non mi frega nulla di dove si collocherà il Pd nel parlamento europeo. Per l'amor di dio fate una seria opposizione all'attuale governo della mafia. Basta collaborare,rischiamo la collusione con la mafia.
(11/06/08 - 9.57) bruno
# Non è più possibile discutere su queste cose ai vertici, facciamo prima delle elezioni delle primarie e decidano gli elettori del PD
(11/06/08 - 9.54) Raimondo
# Ma perche' non si rispetta il valore della democrazia? Si fa quello che decide la maggioranza di base con le primarie.O avete paura di confrontarvi con chi nel bene o nel male vi da' il voto?Se cosi' fosse il PD e' destinato a morire.BRAVI BRAVI!
(11/06/08 - 9.13) Fabrizio2008
# Anche un bimbo piccolo riesce a capire la differenza tra Italia ed Europa. Usciamo da questo inutile provincialismo, uno scatto d'orgoglio, un colpo d'ala!!! Richiamiamo il popolo delle primarie, quello che ne resta, a decidere. Basta alledecisioni romane...
(11/06/08 - 9.09) matteo de c pitani
# che tristezza compagni...siamo passati dal comunismo cossuttiano all'"americanismo" veltroniano...berlinguer si ribalta nella tomba..ma che sinistra è??!! capitalistica, borghese, assetata di potere....post-fascista!
(11/06/08 - 8.28) red
# credo che su questa cosa, si debba chiamare a decidere, tutto il corpo del partito,riconvochiamo le assembleee, e decidiamo. No a pastroccchi, da parrocchiette.
(11/06/08 - 7.58) elio sbardella
# Il Partito Democratico era e resta un sogno. Una Federazione forte sarebbe stato molto meglio, in attesa di sviluppi anche a livello europeo. Si può ancora fare.
(11/06/08 - 7.43) Marzio Mangialajo
# Lo schifo e la distruzione completa della sinistra continua, bravi, bravi, bravi
(11/06/08 - 6.55) Mario
# Ancora una volta la mediocrità del nostro povero paese senza dignità e senza memoria viene fermata dalla solida coerenza di herr Martin Schulz.
(11/06/08 - 2.14) alberto biraghi
# Ha ragione Schulz: il problema è del Pd, non del Pse. I candidati alle primarie del 2007 dovevano esporsi chiaramente sulla questione, invece di temporeggiare: il voto degli elettori democratici avrebbe dato forza alla decisione del vincitore.
(11/06/08 - 1.32) Riccardo Patrian
# Il partito PD-meno elle è nato per far fuori Prodi e riportare Berlusconi al potere. Obiettivo raggiunto in pieno. La sua opposizione ombra è in realtà l'appoggio ombra di Veltroni-D'alema-Fassino-Finocchiaro. L'unico che guadagnerà voti è DI PIETRO.
(11/06/08 - 1.17) pamela
# Spero con grandissima passione, sincerità e anche sofferenza che i piani alti del PD ascoltino questo grido di dolore del suo popolo...non può la SINISTRA (o centroSINISTRA per non offendere nessuno!) perdere il suo unico partito moderato..
(11/06/08 - 0.32) Matteo
# Ma si sa in Italia che vuol dire far parte dei democristiani o dei liberali? Anche se il PD non è più sinistra, schierarsi lì significa che l'Italia rinuncia ad un'altra Europa e conferma il cammino neoliberale deleterio ovunque e per tutti
(11/06/08 - 0.26) mauri dalla germania
# Lo scoso aprile in campania ho votato e sostenuto il pd a prescindere dalle candidature imposte, mi sono turato ilnaso in tutti sensi,non solo per i rifiuti.Il prossimo anno starò attento:follini e rutelli possono fare a meno alle europee del mio voto.
(11/06/08 - 0.25) lorenzo
# Tanto abbiamo fatto che siamo riusciti ad esportare le nostre beghe da pianerottolo in Europa e a provocare la ramanzina (giusta) di Schulz.Per me la collocazione naturale del PD è nel PSE,proviamo a fare almeno un sondaggio tra gli elettori e vediamo.
(11/06/08 - 0.15) marilena r.
# mi sembra che la cosa non sia di molto interesse. invece sarebbe più importante vedere una massiccia opposizione a quelle leggi vergogna di questo nuovo governo.non si faccia troppa ombra,alleatevi con i no dell'idv e fate qualcosa di concreto.
(11/06/08 - 0.11) lulu
# Questo PD è già arrivato al capolinea. Ora oltre a non sapere che fare in Italia non sà neanche cosa fare in Europa. Popolo di sinistra se ci sei ancora non votare più PD. E' solo una banda di irresponsabili.
(10/06/08 - 23.51) renzo
# il problema non è dove sedersi(anche se non è secondario).Il modo pressappochista(voglio essere buono) con il quale con il quale è stato formato(ma è stato formato?) il PD viene fuori tutto ora.Non siamo né carne né pesce e non siamo neanche un partito
(10/06/08 - 23.36) Roderigo
# ..." Chi fa politica in Italia, deve rendersi conto che"... è ancora il più bel modo di guadagnare, senza sto gran darsi da fare...
(10/06/08 - 22.28) silvano angherloni
# che tristezza! con la storia del voto utile ho contribuito anch'io ad affossare la sinistra. mi rammarico molto perche il pd non sta facendo niente ed è condizionato dai convertiti dell'ultima ora e dai bachettoni.ripeto: CHE TRISTEZZA!
(10/06/08 - 22.13) ilaria
# Ma basta con gli strappi a sinistra. Ho ascoltato le parole di Veltroni sul Parlamento europeo e mi è sembrato un modo di parlare arrogante e incosistente. Il PD è ai suoi primi vagiti e vuole insegnare agli altri in Europa!! E' pazzesco.
(10/06/08 - 21.49) Pilati Giuseppe
# Martin Schulz ha ragione. Purtroppo deve rendersi conto che in Italia all'interno del PD ora, Ulivo e Unione in passato, c'è sempre qualcuno che rema contro. E i recenti risultati elettorali lo dimostrano. Daccordo sulla dialettica, autolesionismo no.
(10/06/08 - 21.41) Carrer Graziano
# No pse? No party.
(10/06/08 - 21.33) Veltroni e Rutelli, perdenti in partenza
# Credo che il PSE sia la collocazione naturale di un Partito che ancora voglia definirsi di centro-SINISTRA.. Zapatero vince in Spagna perchè non ha paura del significato della S (Socialista) di PSOE.. Perchè noi sì?!
(10/06/08 - 20.42) Arco Jannuzzi
# spero proprio che i dirigenti del PD leggano i commenti, sono proprio molto divertenti, ma purtroppo anche molto tristi. Che fine ingloriosa!!
(10/06/08 - 20.39) stanco
# Al piacione romano, voglio dire che ha avuto fin troppe occasioni per mostrare la bontà delle sue idee. Non he ha sfruttata alcuna, tragga quindi le conseguenze...
(10/06/08 - 20.38) corby
# IL PD SI CARATERIZZA ANCHE IN QUESTA OCCASIONE PER ESSERE FUORI DALLA REALTA'. A NOI BASTEREBBE ALLINEARE GLI STANDARD DI DEMOCRAZIA ALL'EUROPA, INVECE DIVENTIAMO, UNA TRAGICA DERIVA DI DIRITTI: SI ALLE INTERCETTAZIONI - SI ALLA DEMOCRAZIA TRASPARENTE.
(10/06/08 - 20.37) Paola F
# che noia, questi due personaggi,sconfitti alle ultime elezioni sono ancora in giro. parlano tanto di America e di Europa ma dimenticano che li, chi viene sconfitto va via e lascia il posto a chi ne è più capace. Che tristezza.
(10/06/08 - 20.35) stanco
# Ulteriore rinvio per non attestare il fallimento di una convivenza inutile che paralizza tutti nel partito
(10/06/08 - 20.20) Fabio
# C'è ancora qualcuno che crede che il PD sia una cosa seria? Allora la faccenda è grave.
(10/06/08 - 20.09) Dr. Lello Frankenstein
# Il Pd non ha alcun diritto di sedere nei banchi del Pse, perché sin dalla sua costituzione si è chiamato fuori dal Socialismo. Veltroni ha scelto di andare a Destra, a braccetto con Berlusconi. Sieda nei banchi del Ppe, oppure stia a casa.
(10/06/08 - 19.52) Ivan Perotto
# Ma Rutelli ancora si permette di parlare? Dopo la batosta di Roma (interamente colpa sua), pretende dettare legge? Se non vuole entrare nel PSE, lui e la Binetti se ne vadano nel PDL o nell'UDC- sempre che qualcuno li voglia!
(10/06/08 - 19.45) Antonio Lo Giudice
# ulteriore prova del fallimento di quel progetto sciglietelo finchè siete in tempo
(10/06/08 - 19.39) iskra58
# GRANDE VELTRONI... DOPO L'ITALIA? L'EUROPA!!! CANCELLARE LA SINISTRA ANCHE DAL NOSTRO CONTINENTE... MA SI MA SI! quando si inizia un lavoro si va fino in fondo. mica lasciamo le cose a meta noi!!! grande Valter. vai così.
(10/06/08 - 19.38) Michele
# Capiranno piano piano cosa si prova ad essere italiano all'estero?? Pensano di fare e disfare come credono?? Bene Schultz, eventualmente ne prenda una manciata a caso di questi "politici"(?) e gli insegni la politica, ma la politica......e la civiltà...
(10/06/08 - 18.42) antonella
# ilP.D.sta attraversando una crisi profonda,per sgretolare tutto basta dividersi alle elezioni europee.Questo mio monito vale per tutti i componenti della sinistra comprtesa l'ala cattolica del ex Margherita rutelliana.Così addio sogni di gloria.
(10/06/08 - 18.41) Luigi Testi
# L'unica cosa desolatamente certa è che ,con questa querelle Rutelli Veltroni,la sinistra è nel marasma e i predoni della destra al sicuro e senza opposizione
(10/06/08 - 18.23) Patrizia
# Auspico vivamente che una parte del partito voglia prendere una poizione chiara e forte, la collocazione al partito socialista europeo è stata anche sostenuta nella mozione Fassino che ho sostenuto e promosso.Riformisti nella coerenza delle scelte.
(10/06/08 - 18.13) simonetta imperia
# Siamo un'anomalia ritagliata su Berlusconi
(10/06/08 - 18.12) rick
# siamo al cupio dissolvi.Non ho altri commenti da fare.Peccato per chi ci ha creduto.Veltroni ritirati, fai un'opposizione fiacca.
(10/06/08 - 18.09) valenti giuseppe
# Ormai il regime è conclamato.Il PD non è nemmeno opposizione in Italia a una destra schifosa e criminogena.Figuriamoci se entra nel PSE in Europa:troppo senso civico da condividere, Berlusconi e i suoi servi più stretti non condividono. Bye,bye PD!
(10/06/08 - 18.07) marco
# bisogna contrattare su tutto tra i pidini. la posizione migliore nel parlamento europeo è al centro, estattamente sulla linea di mezzo per cui uno sulla poltrona sx, uno sulla poltrona dx, uno aulla poltrona sx, uno sulla poltrona dx, uno... ecc...
(10/06/08 - 17.00) adolfo v.
# Ex D.S.- costutuiamo, se è possibile, il "Gruppo Progressista" anche se in pochi.
(10/06/08 - 16.59) nazzareno
# Da Gramsci a Veltroni, ovvero dall'autore dei "Quaderni" al raccoglitore di figurine autore de "Il calcio è una scienza da amare". Come siamo caduti in basso!!!! Quando finirà questo calvario? Quando se ne andrà nella sua America? Angelo
(10/06/08 - 16.14) Angelo Amarella
# Il PD iniziera' a sparire con le europee... lo sanno tutti! e alcuni nel PD sia di area "socialista" che di area democristiana non aspettano altro. Perche' aspettare tanto?
(10/06/08 - 15.11) Michele Calabresi
# Quando avete fondato il Partito Democratico non sapevate che eravate in Europa e non in America?
(10/06/08 - 15.05) ...
# La risposta è ovvia: con il PSE "ma anche" con il PPE. Che tristezza!!!!! un partito senza anima, qualcuno mi sa dire le 3 idee guida del PD? Non resta che votare Di Pietro....
(10/06/08 - 15.00) Daniele
# mi permetterete di essere franco.Non me ne frega un'acca dove si siederà il pd in europa.Per me può andare direttamente a sedersi col ppe o col pse.Tanto,il programma è centrista,democristiano e pure riformista.
(10/06/08 - 14.51) nino
# Sono sicuro che al 100% dei cittadini non importa un fico dove si siederanno i vari d'alema e fassino, piuttosto fate l'opposizione seria e decisa .
(10/06/08 - 14.36) di pasquale
# Il pd deve sedere dove gli schieramenti in europa sono + affini al suo modo di intendere la soluzione dei problemi, dove la sua cultura può contribuire, dove gli ideali si contemperano con gli altri. Per me la scelta è quella progressista,europeista.
(10/06/08 - 14.11) marco
# gli ex socialisti (tra cui Stefania Craxi) dicono che i socialisti stanno perfettamente bene nel PPE, e si riconoscono perfettamente nei suoi valori; spero solo che scherzino, se il PD è un partito progressista e di centro sinistra, è ineludibile il PSE
(10/06/08 - 13.27) andrea
# Che tristezza dover vivere queste situazioni fino a pochi mesi fa inimmaginabili!!!! Spero che si continui a guardare a sinistra!!!
(10/06/08 - 13.02) red58
# Il PD è erede della socialdemocrazia del 900, oppure si vuole rifare solo la DC? E' un partito di centro sinistra o ancora non sappiamo chi siamo? Secondo me il gruppo che può rappresentare tutti gli elettori del PD, è il PSE. Basta con le italianate!!
(10/06/08 - 13.00) silvana Erasmi
# è una domanda inutile nel merito e nel metodo...vediamo quanti seggi prende il PD alle elezioni europee e solo allora si deciderà..o rischiamo di buttare il bambino con l'acqua sporca.
(10/06/08 - 12.25) alex
# non c'è nulla di socialista o socialdemocratico nel pd. il pd è un grande partito di centro che sembra ogni giorno di più la continuazione naturale della democrazia cristiana. perciò che vadano coi popolari e inciucino con Berlusconi pure a Bruxelles!
(10/06/08 - 11.41) Enrico Berlinguer ci manchi molto
# Lo deve decidere il "governo-ombra". Se abbiamo detto che c'è, bisogna che gli si dia spazio.
(10/06/08 - 11.31) Cris
# Veltroni ha distrutto tutto.
(10/06/08 - 11.16) Choedrak
# A mio parere dovrebbe sedere nel PSE,anche se ci vorrebbe una forza democratica europea, il partito democratico europeo.Maggiore incisività e radicalità nell'opposizione!
(10/06/08 - 11.02) Stefano
# Credo che sia il momento di finirla. In Europa c'è una e una sola casa, il PSE, come in Italia c'è una e una sola festa di partito, la Festa de L'Unità. Ora basta!!! Ma chi è che porta i voti in questo partito
(10/06/08 - 10.31) Roberto
# C'è il Governo-ombra, adesso. Dovrebbe deciderlo lui
(10/06/08 - 10.16) Jarno
# Bravi Bravi... Se andate fuori dal PSE almeno non beccate più neanche un voto! Ve lo faremo vedere noi cosa vuol dire perire per il VOTO UTILE stavolta!!! By Elettore di SINISTRA DEMOCRATICA (Noi abbiamo Fava e Mussi, voi la Binetti, Calearo e Rutelli!)
(10/06/08 - 10.02) Michele Timini
# da quello che si sente pare il PD si ridivida in due o tre partiti,faremo la fine di Casini e Mastella:B.avrà il totale degli elettori:siamo tornati al 1922 ammodernato e corretto,in peggio.si deve andare nel pse,O SI MUORE.
(10/06/08 - 9.32) tommj
# Non vedo dove sia il problema e che problema c'e' ha sedersi nei banchi del pse. E non vedo il problema per i cattolici sedersi nei banche del pse
(10/06/08 - 8.40) luigi favari
# personalmente non vedo alternativa al fatto che debbano sedersi insieme al pse,se così non fosse, non resta altro che constatare la morte certa di un partito , forse veramente mai nato.
(10/06/08 - 8.35) riccardo
# Visto Veltroni, ora non sapete nemmeno da che parte stare. Volevi fare l'americano e infatti hai messo al bando i comunisti, cosi bene che nemmeno berlusca. Complimenti. E Prodi ha ragione: lo avete tradito, ora si fa i cazzi suoi
(10/06/08 - 8.23) Augusto
# Con i socialisti! Ci siamo accentrati troppo, almeno una fettina della nostra storia manteniamola!
(10/06/08 - 3.47) Matteo
# Sono un ex democristiano, socio fondatore del PD, non avrei alcuna difficoltà a sedere accanto ai socialisti europei, ben diversi da quelli nostrani. Sono convinto però che la novità costituita dal PD dovrebbe essere esportata anche in Europa.
(10/06/08 - 2.30) Benedetto Romeo
# dopo il suicidio politico italiano, ora anche il suicidio europeo!!! veramente una grande intelligenza Walter! mi raccomando tenetevi stretto questo gruppo dirigente che la destra governerà per i prossimi 50 anni... Grazie Valter!!!
(10/06/08 - 2.23) Michele
# francamente lo trovo un falso problema in questo momento è importantdire chiaramente dove sediamo al parlamento italiano,ovvero se siamo pronti e convinti ad una seria opposizione per contrastare una maggioranza intenzionata a fare tabula rasa dei diritti...
(10/06/08 - 0.33) claudio gandolfi
# Personalemnte io, che pure ho sostenuto in tuttii modi la nascita del PD, voterò un candidato che intenderà aderire al gruppo del PSE, altri non mi interesseno. Coloro i quali poi ascoltano giornalmente le voci papaline poi..... non mi interresano.
(10/06/08 - 0.29) lorenzo
# Questa discussione non entusiasma e non interessa ai cittadini. Noi siamo nati per essere qualcosa di nuovo sia in Italia sia in Europa. Che siano socialisti o liberaldemocratici o autonomisti o indipendenti, dobbiamo unire! Basta sigle vecchie!
(09/06/08 - 23.39) Pier Carlo Begotti
# Fine dello Stato laico! Fine del partito democratico! Minoranze comuniste e minoranze cattoliche distruggono il PD: non sanno accettare la democrazia! Non rispettano la Maggioranza!
(09/06/08 - 23.07) M2
# Io approvo,da cattolica,la proposta di creare un gruppo in seno al Parlamento europeo "progressista" che raccolga il filone socialista, cattolico-operaio,liberale in una sorta di federazione del gruppo progressista di centro sinistra.
(09/06/08 - 22.45) maria di falco
# Fate sedere veltroni lontano dai socialisti europei per favore! Sono da sempre socialista e sapere che veltroni che inciucia col peggio della destra xenofoba, fascista, razzista, televisiva e populista italiana, siede coi socialisti, mi fa ribrezzo.
(09/06/08 - 22.43) giuliano4
# Finitela di litigare e pensate al paese! Mica siamo a scuola..Io non mi siedo vicino a quello .. ecc. oh? l' importante é FARE qualcosa, con CHI poi si vedrà!
(09/06/08 - 22.31) SILVIA BOCCABELLA
# C'era la favola delle primarie, qualche mese fa...Affidare la scelta al voto dei simpatizzanti, ipotesi blasfema? pare di si. Quando opterete per forme di politica realmente partecipativa, fate un fischio. Nel frattempo voto Di Pietro. Buon appeasement......
(09/06/08 - 22.17) Angelico Iadanza
# Non vorrei più che qualcuno del pd si senta "ex margherita" o "ex ds": ora c'è il pd! Non siamo ancora arrivati alla vera e auspicata fusione, se c'è qualcuno che pensa ancora così. Nel pd ci sono anche persone che prima non erano di questi due partiti.
(09/06/08 - 22.17) sg
# Questo PD più che democratico è democristiano e non ci piace: si seggano dove vogliono, i quadri dirigenti hanno affossato la sinistra e tentano di annacquare il senso civile del proprio elettorato. Riusciranno a perdere voti: non avranno i nostri.
(09/06/08 - 21.26) Francesca e Tiziano
# Da ex elettore pentito del Pd,vi auguro una agonia dolorosa.Dato che siete incapaci di fare opposizione e non sapete nemmeno cosa sia la moralità,sedetevi negli ultimi banchi insieme a berlusconi e usate pure il cellulare tanto non sarete intercettati.
(09/06/08 - 20.47) Carlo
# Sedetevi dove volete, ma per favore fate che il Pd non sporchi i banchi dei socialisti europei. Nell'Europa democratica nessun socialista si sognerebbe di dialogare con chi vuole fare una legge per nascondere la corruzione dei politici. Grazie.
(09/06/08 - 20.44) roby
# Non capisco perche' dal momento che si e' deciso di cambiare identita',rinunciando ai vincoli di certe ideologie ma fare riferimento ad esse solo in termini culturali,non si debba formare un gruppo nuovo.
(09/06/08 - 19.43) giuseppe
# Con i PopolarSocialisti? Che tristezza. :-(
(09/06/08 - 19.27) Nicola
# per me con il PSE, ma se ci sono tanti dubbi si potrebbe decidere con delle primarie.
(09/06/08 - 19.25) Cecilia Chiara
# Con l'Italia consegnata a Berlusconi dal Pd e soci ci si preoccupa di dove collocarsi a Strasburgo,personalmente mi fanno pena, come classe politica e dirigente..,avendo abbandonato la sinistra, non avendo scelto la via socialdemocratica, ma centrista..
(09/06/08 - 19.17) Francesco
# ne carne ne pesce proprio come Veltroni,che amarezza....!
(09/06/08 - 19.11) max
# per il momento ho votato Di Pietro, ma non voterò mai un PD CHE NON SI SIEDA A SINISTRA
(09/06/08 - 19.05) GIOVAN SERGIO BENEDETTI
# Già che c'è, aderisca al PPE............
(09/06/08 - 18.47) Dario
# come siamo andati da soli nella precedente votazioni in Italia,si può tentare da soli anche alle europee.Andare assieme di coloro accettano il programma del P,D.EsempioI.D.V.
(09/06/08 - 18.42) Luigi Testi S.Gimignano
# Non vorrei che il PD si dilaniasse anche con la collocazione nel parlamento europeo.Come elettore dico:chissenefrega della collocazione,sono le idee che contano e non mi sembra che il PD ne sia fornito in questi tempi!
(09/06/08 - 18.40) giorgio
# Se andate avanti così nei banchi della destra europea (forse). C'è il governo ombra ma non c'è ombra di opposizione
(09/06/08 - 18.25) MC
# Lo dicevo io... siamo un'anomalia costruita intorno a Berlusconi. Riccardo Brizioli
(09/06/08 - 18.19) riccardo
# I nodi vengono al pettine,stupiscono le fantasiose soluzioni proposte , sono sicuro che alla fine il PD non aderirà al PSE e sarà l'ultimo atto delle completa liquidazione della più grande forza politica della sinistra. Complimenti cari compagni.
(09/06/08 - 18.16) fabio
# Poveri noi anche questo... ma che pena mi fate ... per favore mettetevi per terra e riflettete altrimenti lasciate il posto agli altri
(09/06/08 - 18.03) franco
# Invito a leggere l'articolo di Gianni Vernetti su Europa: bisogna convincere Francesi e Spagnoli, Tedeschi, Svedesi e Greci che dobbiamo imparare da Giapponesi, Indiani e Statunitensi (ci ha risparmiato i Cinesi)
(09/06/08 - 18.02) stefano
# nel socialismo europeo si deve sedere portando al suo interno quella carica di rinnovamento che si è cercato e si cerca di costruire in italia con il pd dove l'unica strada percorribile è l'ampliamento del dialogo laici cattolici
(09/06/08 - 17.57) gioachino pozzi
# perseverare diabolicum. soli e perdenti verso il baratro.
(09/06/08 - 17.51) algernon
# e io che avevo tante aspettative con il pd ........
(09/06/08 - 17.47) titti
# Oggi come oggi, fossi io a decidere, non avrei alcun dubbio sulla nostra collocazione europea, entrerei in un grande gruppo, anche perchè le grandi questioni si possono affrontare esclusivamente se riesci a fare "massa critica". Quindi PSE
(09/06/08 - 17.43) matteo de capitani
# Perchè non farlo scegliere agli elettori con le primarie? Possibile che le primarie siano servite solo a ratificare decisioni? Non sono un fan di questo strumento, ma se lo si è scelto usiamolo quando serve.
(09/06/08 - 17.39) Daniele
# è il solito:forza di lotta e di governo.
(09/06/08 - 17.19) desiano
# IL PD A QUELLA DATA NON CI ARRIVA. POVERA IMPAURITA ITALIA PATRIA DEI DIRITTI ROVESCIATI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
(09/06/08 - 17.19) DALIDA
# Essere o non essere:questo è il problema.
(09/06/08 - 17.00) Leo
# per quanto mi riguarda il PD puo' abbondantemente sedersi fuori dal parlamento, tanto di sinistra non ha nulla (tranne il destino), il centro e' gia' affollato...
(09/06/08 - 16.55) cosimo
# Io li metterei con il Popolo della libertà... tanto chi si accorge della differenza?
(09/06/08 - 16.55) Dario
# Ah bé, questo sì che è importante...
(09/06/08 - 16.51) Vittorio
# Arriva l'estate, il caldo aumenta ed il PD si scioglie come un gelatino. Quest accade quando da lavoratori si diventa gelatai e venditori di lecca-lecca.
(09/06/08 - 16.50) Compagno Deceduto
# premettendo che faccio il tifo per veltroni e per il pd, io rimango dell'idea che a sinistra ci volevano (vogliono?) tre partiti: uno cattolico/liberale, uno socialista, uno dell'alternativa (quest'ultimo con un po' più di senso comune, però...)
(09/06/08 - 16.44) giuseppe faricella
# Ho proprio paura che, se va avanti così, il PD al 2013 non ci arriva.
(09/06/08 - 16.43) Massimo Baldacci
EMERGENZA SICUREZZA
La campagna elettorale è stata improntata tutta al problema della sicurezza in italia.
Naturalmente la sicurezza degli italiani contro gli extra-comunitari (e i rumeni che sarebbero comunitari, ma gli italiani non lo sanno).
Hanno preso circa tre casi (Reggiani in primis) e ci hanno frantumato le palle per mesi.
Così la destra vince le elezioni e tenta di inserire:
- il reato di immigrazione clandestina: che è inapplicabile.
- una legge per impedire alla magistratura di usare le intercettazioni telefoniche... (?!?!?!?!)
Ma... se era emergenza sicurezza perché i magistrati non devono più poter usare uno dei migliori strumenti di indagine?
Il berlusconiano e forse anche il veltroniano risponderà che siamo troppo intercettati, che la privacy è in gioco, che costano troppo... a questo proposito vi rimando ad un video di Marcuccio Travaglio che vi spiega le cose come stanno...
Ma visto che Travaglio è un noto bolscevico (ahaha), se ancora avete intenzione di prendere la pillola blu e di dire che i reati sono normali in quell'ambiente, l'italia è così e bla bla bla, mi permetto un suggerimento che spero NON si rivelerà profetico...
Guardatevi bene dall'investire in azionario italiano. :)
Naturalmente la sicurezza degli italiani contro gli extra-comunitari (e i rumeni che sarebbero comunitari, ma gli italiani non lo sanno).
Hanno preso circa tre casi (Reggiani in primis) e ci hanno frantumato le palle per mesi.
Così la destra vince le elezioni e tenta di inserire:
- il reato di immigrazione clandestina: che è inapplicabile.
- una legge per impedire alla magistratura di usare le intercettazioni telefoniche... (?!?!?!?!)
Ma... se era emergenza sicurezza perché i magistrati non devono più poter usare uno dei migliori strumenti di indagine?
Il berlusconiano e forse anche il veltroniano risponderà che siamo troppo intercettati, che la privacy è in gioco, che costano troppo... a questo proposito vi rimando ad un video di Marcuccio Travaglio che vi spiega le cose come stanno...
Ma visto che Travaglio è un noto bolscevico (ahaha), se ancora avete intenzione di prendere la pillola blu e di dire che i reati sono normali in quell'ambiente, l'italia è così e bla bla bla, mi permetto un suggerimento che spero NON si rivelerà profetico...
Guardatevi bene dall'investire in azionario italiano. :)
E ci rompono ancora le palle con il nucleare...
Fonte: Repubblica
Un disegno della centrale eolica ad aquiloni
CHIERI (Torino) - Se avete mai usato un aquilone, avete sentito quanto il vento tira sulle mani. Più è grande, più tira. Come vi spiegherà qualsiasi amante di kite surfing, possono far volare anche gli uomini. "Anzi - dice Massimo Ippolito, kite surfer per hobby - li costruiscono inefficienti apposta, altrimenti ti porterebbero via". Più in alto arrivano, più forte tirano.
A questo punto non è più un gioco per bambini e neanche uno sport. E' un'occasione: le forze, in natura, non si sprecano. Soprattutto, se si possono usare per generare elettricità. Forse ci voleva l'incontro fra un kite surfer come Ippolito e un appassionato di vela, come Mario Milanese, docente al Politecnico di Torino, perché scattasse l'idea di rivoluzionare dalle fondamenta il modo di produrre energia eolica.
Il fatto che il primo abbia un'azienda di sistemi automatizzati e il secondo insegni Controlli automatici all'università ha solo fornito gli strumenti per dare la scalata ad un obiettivo, a prima vista, impossibile: produrre tanta energia elettrica quanto una centrale nucleare, solo grazie al vento. Partendo non dalle gigantesche eliche delle turbine che ormai si costruiscono un po' dappertutto, ma dagli aquiloni dei bambini.
KiteGen, come si chiama il progetto a cui lavorano Milanese ed Ippolito, non è l'unico nel mondo a puntare in questa direzione, ma è anche uno dei rarissimi casi in cui l'Italia, che le energie rinnovabili, normalmente, si limita a comprarle, è alla frontiera della ricerca. All'idea del vento dagli aquiloni lavorano anche, infatti, almeno altri due gruppi, in Olanda e in California.
E' una guerra di brevetti. Perché, se gli esperimenti confermeranno le prime verifiche e i primi risultati dei prototipi, è come mettere le mani su una sorta di pietra filosofale, capace di scavalcare le debolezze più vistose dell'energia eolica e, in generale, delle energie alternative: costose, si dice, ingombranti, incostanti, troppo poco potenti. Dalla parte degli aquilonisti, c'è, anzitutto, il vento. Quanto forte soffia, per cominciare.
A 80 metri di altitudine (l'altezza normale di una turbina) il vento spira, in media, nel mondo, a 4,6 metri al secondo, un po' più di 16 chilometri l'ora. E' un primo problema. Sotto i 4 metri al secondo, infatti, le turbine, normalmente, vengono spente, perché diventano antieconomiche. Il Texas occidentale - dove l'Enel ha appena varato una centrale eolica con 21 turbine - è un'area ricercatissima, perché il vento soffia in media a 7-8 metri al secondo (un po' meno di 30 chilometri l'ora), che viene definita una velocità ottimale. Ora, a 800 metri di altitudine, il vento soffia, in media, nel mondo, a 7,2 metri al secondo. La velocità ottimale. E un parametro cruciale, perché, spiegano i manuali di fisica, l'energia che si può ottenere dal vento aumenta in modo esponenziale con la sua velocità. "A mille metri di altezza - dice Milanese - l'energia che puoi ottenere è otto volte quella disponibile a livello del suolo".
Il secondo problema del vento è che, in molti posti, non c'è sempre o, semplicemente non ce n'è. A De Bilt, in Olanda, che è un posto ventoso, le turbine funzionano 3 mila ore l'anno, in pratica un giorno su tre. A Linate, nessuno installa turbine, perché il vento è zero. Ma chi l'ha detto che la pianura padana è senza vento? Basta andare a 800 metri d'altezza: c'è vento per 3 mila ore l'anno, quanto a De Bilt per le turbine. E, nel cielo sopra De Bilt, si arriva a 6.500 ore, più di due giorni su tre. A Cagliari, si passa da 2.800 a 5 mila ore. Di vento, insomma, ce n'è molto di più di quanto si possa pensare sulla base dell'industria eolica attuale. Ma come catturarlo? "Con lo yo-yo" rispondono Milanese e Ippolito: un aquilone che sale e scende nel cielo.
In un capannone di Chieri, alle porte di Torino, l'aquilone elettrico dispiegato non è altro che un normale kite per il surfing. Assicurato a due leggeri cavi, da 3 millimetri di diametro, lunghi 800 metri, l'aquilone si libra in volo, sostenuto dal vento. Srotolandosi, i cavi fanno girare due cilindri ed è questa movimento che genera energia, come si carica una dinamo. Ma questa è la parte più facile. Da buon velista, Milanese spiega che una barca con il vento in poppa va meno veloce di una barca che lo prenda ad angolo acuto.
In termini scientifici, la potenza generabile dall'aquilone aumenta in funzione della velocità con cui si muove rispetto al vento. La parte importante del KiteGen è, infatti, il sistema di navigazione. Dei piccoli sensori, con rilevatori Gps, sono fissati sull'aquilone e collegati con un computer a terra che gestisce la navigazione dell'aquilone: un software manovra piccole trazioni sui cavi per assicurare che il kite proceda tracciando vorticosi 8 nel cielo. Grazie a queste scivolate d'ala, l'aquilone aumenta il suo differenziale di velocità rispetto al vento e, dunque, la potenza elettrica generabile. In pratica, l'aquilone si comporta come la striscia più esterna dell'elica di una turbina, senza dover far girare complicati ingranaggi: "Di fatto - dice Milanese - prendiamo la parte migliore di una turbina a vento e la mettiamo dove il vento è più forte".
Quando il cavo è tirato al massimo, l'aquilone non genera più elettricità. Uno dei due cavi viene mollato, l'aquilone si impenna, non offre più resistenza al vento e viene riabbassato: "Per recuperarlo, consumiamo il 15% dell'energia generata in ascesa". Il passo successivo è immaginare una serie di questi yo-yo che funzionano insieme. "Basterebbe tenerli distanti 70-80 metri l'uno dall'altro - dice Milanese - mentre le turbine devono essere separate da più di 300 metri". Questo significa che, invece di avere decine e decine di torri eoliche ad ingombrare il paesaggio, per generare la stessa quantità di energia basterebbero alti e invisibili aquiloni che, a terra, non occuperebbero più spazio di una normale centrale elettrica.
Tutto questo, comunque, per ora è sulla carta. KiteGen, finora, ha solo fatto volare il prototipo, generando, in tutto 2,5 kilowatt. "Ma - assicura Milanese - il prototipo ha rispettato le simulazioni del computer e questo ci rende fiduciosi sul fatto che anche le altre simulazioni siano realistiche". E questo spinge Milanese a pensare in grande. Ad esempio, ad un altro attrezzo per bambini: una giostra. Se si montassero 200 aquiloni su un anello, che la forza del vento fa ruotare, questo movimento potrebbe generare energia con una potenza di 1.000 megawatt, quanto una media centrale nucleare. Occupando, sul terreno, non più di un cerchio del diametro di 1.500 metri. Al costo, calcola Milanese, di 5-600 milioni di euro, un sesto di quanto costi, oggi, una centrale atomica. L'energia prodotta dalla giostra KiteGen sarebbe, infatti, più intermittente di quella nucleare, ma anche assai meno cara. Se la scala fosse davvero di mille megawatt, un kilowattora, secondo i calcoli di Milanese, costerebbe solo un centesimo di euro, un terzo di quanto costa, oggi, l'energia più economica, il carbone. Tutto così semplice? Con le energie alternative, sognare sulla carta è facile. Il responso finale, poi, come direbbe il vecchio Dylan, "soffia nel vento".
Un disegno della centrale eolica ad aquiloni
CHIERI (Torino) - Se avete mai usato un aquilone, avete sentito quanto il vento tira sulle mani. Più è grande, più tira. Come vi spiegherà qualsiasi amante di kite surfing, possono far volare anche gli uomini. "Anzi - dice Massimo Ippolito, kite surfer per hobby - li costruiscono inefficienti apposta, altrimenti ti porterebbero via". Più in alto arrivano, più forte tirano.
A questo punto non è più un gioco per bambini e neanche uno sport. E' un'occasione: le forze, in natura, non si sprecano. Soprattutto, se si possono usare per generare elettricità. Forse ci voleva l'incontro fra un kite surfer come Ippolito e un appassionato di vela, come Mario Milanese, docente al Politecnico di Torino, perché scattasse l'idea di rivoluzionare dalle fondamenta il modo di produrre energia eolica.
Il fatto che il primo abbia un'azienda di sistemi automatizzati e il secondo insegni Controlli automatici all'università ha solo fornito gli strumenti per dare la scalata ad un obiettivo, a prima vista, impossibile: produrre tanta energia elettrica quanto una centrale nucleare, solo grazie al vento. Partendo non dalle gigantesche eliche delle turbine che ormai si costruiscono un po' dappertutto, ma dagli aquiloni dei bambini.
KiteGen, come si chiama il progetto a cui lavorano Milanese ed Ippolito, non è l'unico nel mondo a puntare in questa direzione, ma è anche uno dei rarissimi casi in cui l'Italia, che le energie rinnovabili, normalmente, si limita a comprarle, è alla frontiera della ricerca. All'idea del vento dagli aquiloni lavorano anche, infatti, almeno altri due gruppi, in Olanda e in California.
E' una guerra di brevetti. Perché, se gli esperimenti confermeranno le prime verifiche e i primi risultati dei prototipi, è come mettere le mani su una sorta di pietra filosofale, capace di scavalcare le debolezze più vistose dell'energia eolica e, in generale, delle energie alternative: costose, si dice, ingombranti, incostanti, troppo poco potenti. Dalla parte degli aquilonisti, c'è, anzitutto, il vento. Quanto forte soffia, per cominciare.
A 80 metri di altitudine (l'altezza normale di una turbina) il vento spira, in media, nel mondo, a 4,6 metri al secondo, un po' più di 16 chilometri l'ora. E' un primo problema. Sotto i 4 metri al secondo, infatti, le turbine, normalmente, vengono spente, perché diventano antieconomiche. Il Texas occidentale - dove l'Enel ha appena varato una centrale eolica con 21 turbine - è un'area ricercatissima, perché il vento soffia in media a 7-8 metri al secondo (un po' meno di 30 chilometri l'ora), che viene definita una velocità ottimale. Ora, a 800 metri di altitudine, il vento soffia, in media, nel mondo, a 7,2 metri al secondo. La velocità ottimale. E un parametro cruciale, perché, spiegano i manuali di fisica, l'energia che si può ottenere dal vento aumenta in modo esponenziale con la sua velocità. "A mille metri di altezza - dice Milanese - l'energia che puoi ottenere è otto volte quella disponibile a livello del suolo".
Il secondo problema del vento è che, in molti posti, non c'è sempre o, semplicemente non ce n'è. A De Bilt, in Olanda, che è un posto ventoso, le turbine funzionano 3 mila ore l'anno, in pratica un giorno su tre. A Linate, nessuno installa turbine, perché il vento è zero. Ma chi l'ha detto che la pianura padana è senza vento? Basta andare a 800 metri d'altezza: c'è vento per 3 mila ore l'anno, quanto a De Bilt per le turbine. E, nel cielo sopra De Bilt, si arriva a 6.500 ore, più di due giorni su tre. A Cagliari, si passa da 2.800 a 5 mila ore. Di vento, insomma, ce n'è molto di più di quanto si possa pensare sulla base dell'industria eolica attuale. Ma come catturarlo? "Con lo yo-yo" rispondono Milanese e Ippolito: un aquilone che sale e scende nel cielo.
In un capannone di Chieri, alle porte di Torino, l'aquilone elettrico dispiegato non è altro che un normale kite per il surfing. Assicurato a due leggeri cavi, da 3 millimetri di diametro, lunghi 800 metri, l'aquilone si libra in volo, sostenuto dal vento. Srotolandosi, i cavi fanno girare due cilindri ed è questa movimento che genera energia, come si carica una dinamo. Ma questa è la parte più facile. Da buon velista, Milanese spiega che una barca con il vento in poppa va meno veloce di una barca che lo prenda ad angolo acuto.
In termini scientifici, la potenza generabile dall'aquilone aumenta in funzione della velocità con cui si muove rispetto al vento. La parte importante del KiteGen è, infatti, il sistema di navigazione. Dei piccoli sensori, con rilevatori Gps, sono fissati sull'aquilone e collegati con un computer a terra che gestisce la navigazione dell'aquilone: un software manovra piccole trazioni sui cavi per assicurare che il kite proceda tracciando vorticosi 8 nel cielo. Grazie a queste scivolate d'ala, l'aquilone aumenta il suo differenziale di velocità rispetto al vento e, dunque, la potenza elettrica generabile. In pratica, l'aquilone si comporta come la striscia più esterna dell'elica di una turbina, senza dover far girare complicati ingranaggi: "Di fatto - dice Milanese - prendiamo la parte migliore di una turbina a vento e la mettiamo dove il vento è più forte".
Quando il cavo è tirato al massimo, l'aquilone non genera più elettricità. Uno dei due cavi viene mollato, l'aquilone si impenna, non offre più resistenza al vento e viene riabbassato: "Per recuperarlo, consumiamo il 15% dell'energia generata in ascesa". Il passo successivo è immaginare una serie di questi yo-yo che funzionano insieme. "Basterebbe tenerli distanti 70-80 metri l'uno dall'altro - dice Milanese - mentre le turbine devono essere separate da più di 300 metri". Questo significa che, invece di avere decine e decine di torri eoliche ad ingombrare il paesaggio, per generare la stessa quantità di energia basterebbero alti e invisibili aquiloni che, a terra, non occuperebbero più spazio di una normale centrale elettrica.
Tutto questo, comunque, per ora è sulla carta. KiteGen, finora, ha solo fatto volare il prototipo, generando, in tutto 2,5 kilowatt. "Ma - assicura Milanese - il prototipo ha rispettato le simulazioni del computer e questo ci rende fiduciosi sul fatto che anche le altre simulazioni siano realistiche". E questo spinge Milanese a pensare in grande. Ad esempio, ad un altro attrezzo per bambini: una giostra. Se si montassero 200 aquiloni su un anello, che la forza del vento fa ruotare, questo movimento potrebbe generare energia con una potenza di 1.000 megawatt, quanto una media centrale nucleare. Occupando, sul terreno, non più di un cerchio del diametro di 1.500 metri. Al costo, calcola Milanese, di 5-600 milioni di euro, un sesto di quanto costi, oggi, una centrale atomica. L'energia prodotta dalla giostra KiteGen sarebbe, infatti, più intermittente di quella nucleare, ma anche assai meno cara. Se la scala fosse davvero di mille megawatt, un kilowattora, secondo i calcoli di Milanese, costerebbe solo un centesimo di euro, un terzo di quanto costa, oggi, l'energia più economica, il carbone. Tutto così semplice? Con le energie alternative, sognare sulla carta è facile. Il responso finale, poi, come direbbe il vecchio Dylan, "soffia nel vento".
Wednesday, June 4, 2008
Il volto cattivo
Riporto questo articolo di Dijana Pavlovic apparso sull'unità.
Ci sono due chiavi di lettura: la prima è la rabbia (incredibilmente edulcorata) di chi subisce una politica razzista. La seconda è la consapevolezza che questo tipo di politica non porta alcun miglioramento nella condizione sociale dei cittadini. Che stupidamente e puntualmente abboccano. I loro problemi sono altri e sono causati da altri tipi di criminali... gli stessi che li istigano alla violenza.
Buona lettura.
La scelta del Comune di Venezia di offrire una vera opportunità di integrazione ai rom che vi risiedono regolarmente, lavorano e mandano i figli a scuola avrebbe dovuto avere il plauso di chi invoca legalità e sicurezza. Ma per i leghisti veneti non è così. È forse meglio il rogo dei campi a Napoli, le molotov di Pavia, le accuse mai provate di rubare bambini, le ronde che percorrono le città d’Italia? La feroce campagna della «Lega contro zingari e immigrati» continua alimentando l'insofferenza diffusa contro il diverso, l’immigrato, lo zingaro che assume i connotati espliciti della xenofobia e del razzismo.
Ma proprio chi invoca sicurezza sa che quanto più una comunità è in condizioni di stabilità, ha un minimo di sicurezza sociale, più è garantita sicurezza per tutti.
Ma quello che io ho visto è che questo non interessa. I 65 sgomberi di cui si vanta il vicesindaco di Milano non hanno risolto il problema dei campi abusivi - si sono solo spostati altrove - in compenso hanno distrutto quel poco di integrazione che si era realizzato con gli uomini che lavoravano, anche se spesso in nero perché ricattati, e i bambini che frequentavano le scuole. È forse più sicuro rendere queste persone più disperate, costringerle a disperdersi sul territorio e arrangiarsi come possono per sopravvivere?
I dati delle Nazioni unite classificano l’Italia come uno dei paesi industrializzati più sicuri al mondo: solo in Austria e Giappone ci sono meno omicidi che in Italia e per quanto riguarda scippi e borseggi - i reati che più si attribuiscono ai rom - l’Italia e al 14° posto sui 18 paesi esaminati, e così via.
La paura agitata dai leghisti è il frutto di una logica senza prospettiva: chi può pensare di invertire i fenomeni migratori che ovunque stanno cambiando il mondo? È la scelta di un consenso ottenuto all’insegna di una insicurezza costruita gridando a un lupo senza denti. Scarica sul più debole il malessere di una società che ha un disagio sociale e morale profondo, grande responsabilità del quale tocca a una politica che rinuncia al compito di educazione civile per seguire gli istinti peggiori in un perverso circuito: la politica, con il coro condiscendente dei media, alimenta la paura dei cittadini che premiano con il voto questa politica.
Questa nuova Italia che criminalizza per decreto la povertà, della violenza contro gli ultimi, del pregiudizio elevato a verità, della giustizia fai da te dovrebbe invece riflettere sul lungo decorso della malattia che l’affligge e sulle preoccupanti prospettive del suo futuro. Non si può non legare i Maso, le Eriche e gli Omar, che uccidono i genitori per denaro, ai ragazzini che violentano e uccidono una coetanea, al branco che uccide un diverso da loro a Verona, al bullismo nelle scuole, alla violenza praticata nelle famiglie.
Coloro che aizzano i cani, lanciano molotov e sassi, percorrono in ronde minacciose le città, i sindaci che annunciano nei cartelloni che «i clandestini possono stuprare i tuoi figli» sono il volto vigliacco di chi non guarda al male che porta dentro di sé, di chi rifiuta di affrontare la camorra che a Napoli controlla i rifiuti e organizza i roghi dei campi rom, la mafia padrona della vita e del voto dei siciliani, l’andrangheta non solo padrona del territorio calabrese ma di interi quartieri di città come Milano.
Di fronte a tutto questo io, rom e cittadina italiana, che so bene quanto il rispetto della legge protegga me e il mio popolo, dico alla Lega quanto mi pesa che sappia mostrarmi solo il volto vile del paese che amo.
dijana.pavlovic@fastwebnet.it
Ci sono due chiavi di lettura: la prima è la rabbia (incredibilmente edulcorata) di chi subisce una politica razzista. La seconda è la consapevolezza che questo tipo di politica non porta alcun miglioramento nella condizione sociale dei cittadini. Che stupidamente e puntualmente abboccano. I loro problemi sono altri e sono causati da altri tipi di criminali... gli stessi che li istigano alla violenza.
Buona lettura.
La scelta del Comune di Venezia di offrire una vera opportunità di integrazione ai rom che vi risiedono regolarmente, lavorano e mandano i figli a scuola avrebbe dovuto avere il plauso di chi invoca legalità e sicurezza. Ma per i leghisti veneti non è così. È forse meglio il rogo dei campi a Napoli, le molotov di Pavia, le accuse mai provate di rubare bambini, le ronde che percorrono le città d’Italia? La feroce campagna della «Lega contro zingari e immigrati» continua alimentando l'insofferenza diffusa contro il diverso, l’immigrato, lo zingaro che assume i connotati espliciti della xenofobia e del razzismo.
Ma proprio chi invoca sicurezza sa che quanto più una comunità è in condizioni di stabilità, ha un minimo di sicurezza sociale, più è garantita sicurezza per tutti.
Ma quello che io ho visto è che questo non interessa. I 65 sgomberi di cui si vanta il vicesindaco di Milano non hanno risolto il problema dei campi abusivi - si sono solo spostati altrove - in compenso hanno distrutto quel poco di integrazione che si era realizzato con gli uomini che lavoravano, anche se spesso in nero perché ricattati, e i bambini che frequentavano le scuole. È forse più sicuro rendere queste persone più disperate, costringerle a disperdersi sul territorio e arrangiarsi come possono per sopravvivere?
I dati delle Nazioni unite classificano l’Italia come uno dei paesi industrializzati più sicuri al mondo: solo in Austria e Giappone ci sono meno omicidi che in Italia e per quanto riguarda scippi e borseggi - i reati che più si attribuiscono ai rom - l’Italia e al 14° posto sui 18 paesi esaminati, e così via.
La paura agitata dai leghisti è il frutto di una logica senza prospettiva: chi può pensare di invertire i fenomeni migratori che ovunque stanno cambiando il mondo? È la scelta di un consenso ottenuto all’insegna di una insicurezza costruita gridando a un lupo senza denti. Scarica sul più debole il malessere di una società che ha un disagio sociale e morale profondo, grande responsabilità del quale tocca a una politica che rinuncia al compito di educazione civile per seguire gli istinti peggiori in un perverso circuito: la politica, con il coro condiscendente dei media, alimenta la paura dei cittadini che premiano con il voto questa politica.
Questa nuova Italia che criminalizza per decreto la povertà, della violenza contro gli ultimi, del pregiudizio elevato a verità, della giustizia fai da te dovrebbe invece riflettere sul lungo decorso della malattia che l’affligge e sulle preoccupanti prospettive del suo futuro. Non si può non legare i Maso, le Eriche e gli Omar, che uccidono i genitori per denaro, ai ragazzini che violentano e uccidono una coetanea, al branco che uccide un diverso da loro a Verona, al bullismo nelle scuole, alla violenza praticata nelle famiglie.
Coloro che aizzano i cani, lanciano molotov e sassi, percorrono in ronde minacciose le città, i sindaci che annunciano nei cartelloni che «i clandestini possono stuprare i tuoi figli» sono il volto vigliacco di chi non guarda al male che porta dentro di sé, di chi rifiuta di affrontare la camorra che a Napoli controlla i rifiuti e organizza i roghi dei campi rom, la mafia padrona della vita e del voto dei siciliani, l’andrangheta non solo padrona del territorio calabrese ma di interi quartieri di città come Milano.
Di fronte a tutto questo io, rom e cittadina italiana, che so bene quanto il rispetto della legge protegga me e il mio popolo, dico alla Lega quanto mi pesa che sappia mostrarmi solo il volto vile del paese che amo.
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